Una testimone inchioda il senzatetto: ha visto l’atroce scena dal balcone di casa ed è corsa a denunciarlo ai carabinieri. Il balordo è stato iscritto nel registro degli indagati.
Palermo – Nei giorni scorsi aveva ucciso il proprio cane, un pitbull di nome Aron, legandolo a un palo e bruciandolo vivo: la povera bestia, soccorsa dai passanti che hanno chiamato le forze dell’ordine, era infatti spirata tra atroci sofferenze a causa delle ustioni riportate, suscitando indignazione e una marea di proteste. Denunciato a piede libero, il balordo – un senzatetto che ha occupato lo spazio antistante l’ex Villa Deliella – sarebbe recidivo: sarebbe stato visto a Palermo mentre prendeva a sprangate e uccideva un gatto, in zona Stadio.
Una signora non ha dubbi sull’identità dell’uomo, la cui fotografia è circolata sui social, e ha sporto denuncia ai carabinieri. Ha detto di avere riconosciuto l’autore della barbara azione dalle immagini viste in tv e sui giornali, assistendo dalla sua finestra all’orribile scena. Ai carabinieri ha raccontato di avere visto l’uomo mentre colpiva un gatto con una grossa spranga, per poi finirlo con un un ultimo colpo mentre era steso sulla strada già ferito.
Enrico Rizzi, attivista nazionale per i diritti degli animali ha raccontato che la signora è ancora sotto choc. Il gatto randagio era accudito da tutti nel palazzo, in molti gli portavano da mangiare. “Come si può lasciare una persona libera di commettere atti criminosi come questi?”, ha detto Rizzi. “Se ha problemi psichici, che venga ricoverato e curato, perché così rischiamo di vivere altre tragedie, magari anche più grandi di queste”.
La Procura ha già iscritto l’uomo nel registro degli indagati: se sarà accertata giudiziariamente la sua responsabilità anche per il nuovo episodio, la sua posizione potrebbe aggravarsi.