I senzatetto che dormono nei loculi del cimitero

Nel camposanto di San Cataldo sono stati trovati giacigli improvvisati. Secondo le stime di Cgil-Sunia, gli affitti delle stanze sono lievitati del 31% in dodici mesi.

Modena – L’emergenza abitativa nella cittadina emiliana raggiunge livelli inquietanti. Alcune persone senza dimora hanno iniziato a trascorrere le notti all’interno del cimitero comunale di San Cataldo, sistemandosi in tombe vuote situate a piano strada. La scoperta, documentata dalla Gazzetta di Modena, rivela una situazione di disagio sociale profondo.

Nel settore storico del camposanto si trovano diversi sepolcri non ancora occupati e facilmente accessibili. Proprio in questi spazi freddi e angusti, chi non ha un tetto ha organizzato rifugi di emergenza utilizzando biancheria da letto, imbottiture e persino strutture per dormire più elaborate. Una soluzione estrema per sfuggire alle temperature rigide della stagione invernale.

Il fenomeno si inserisce in un contesto di crescente difficoltà nell’accesso all’alloggio. Un’analisi condotta dal sindacato degli inquilini insieme alla confederazione sindacale ha messo in luce il triste primato del capoluogo emiliano per l’impennata dei prezzi nel mercato delle locazioni singole.

Nell’arco degli ultimi dodici mesi, il costo medio richiesto per una camera è schizzato da poco meno di 400 euro a oltre 500 euro mensili. L’incremento percentuale si attesta al 31%, una cifra allarmante che rende sempre più proibitivo l’accesso all’abitazione per studenti, lavoratori precari e fasce deboli.

Il mercato modenese delle camere singole coinvolge circa quattro-cinquemila unità disponibili. L’indagine evidenzia che oltre due terzi delle soluzioni proposte superano la soglia dei 400 euro mensili. Ancora più critico il dato relativo alle fasce di prezzo elevate: quattro camere su dieci nel campione analizzato oltrepassano i 500 euro, con tariffe che in alcuni casi raggiungono i 900 euro quando comprendono servizi igienici esclusivi.

Una situazione che stringe sempre di più la morsa su chi fatica a trovare soluzioni abitative dignitose, spingendo nei casi estremi a cercare riparo persino tra le lapidi di un cimitero.