All’incontro con i giornalisti parteciperà Olimpia Fuina Orioli, mamma “coraggio” di Luca Orioli, una delle vittime, l’avvocato penalista Antonio Fiumefreddo e i due cronisti che si sono occupati del caso.
Assago – Venerdi 14 marzo p.v., alle ore 11, presso il Centro Civico del Comune di Assago (Milano), via dei Caduti n. 5, Sala Leonardo, si svolgerà la conferenza stampa sul caso giudiziario “I fidanzatini di Policoro” per il quale è stata richiesta la riapertura delle indagini. Saranno presenti Olimpia Fuina Orioli, mamma “coraggio” di Luca, una delle vittime, l’avvocato Antonio Fiumefreddo, penalista del Foro di Catania, che ha richiesto alla Procura di Matera una nuova inchiesta e i due giornalisti che si sono occupati del caso negli ultimi tre anni:
”Invoco giustizia da 37 anni – dice Olimpia Fuina – da quel giorno in cui Luca è stato ucciso. Ho massima fiducia nella magistratura a cui chiedo serenità di giudizio e attenta valutazione degli atti che sono stati presentati. Sono certa che qualcosa di buono, stavolta, accadrà ma sin che avrò vita non mi arrenderò anche perché sulla triste vicenda, che ha spezzato due giovani vite, non è mai stata fatta chiarezza nonostante siano molti gli elementi concreti che non riportano all’incidente quale causa della duplice tragedia. Oggi più che mai il caso scotta fra le mani di tutti coloro che hanno impunemente cancellato e affossato la verità, legalizzando l’illegalità per via dell’impunità di cui godono certi personaggi ai vertici delle istituzioni, favoriti anche da una fitta rete di omertà, premiata dal sistema dilagante che sta mandando il mondo, la vita ed i Valori, al macero. Voglio la verità…”.
Sono stati raccolti elementi nuovi ed altri mai approfonditi nelle precedenti inchieste:
”L’esclusione dell’incidente è quanto mai evidente in diverse autorevoli perizie che smantellano le vecchie tesi della folgorazione e dell’avvelenamento da monossido di carbonio – aggiunge l’avvocato Fiumefreddo – abbiamo fornito, oltre a numerose altre evidenze, l’unica versione dei fatti possibile e il relativo movente che ieri come oggi appare scontato, ad un’attenta e più moderna analisi del caso”.
I cronisti che si sono occupati del duplice delitto, alla luce di un’attenta verifica degli atti e di diverse testimonianze, anche inedite, oltre che di un più attuale approfondimento di taluni particolari trascurati negli anni e che riguardano esclusivamente la morte di Luca Orioli, sono giunti alle medesime conclusioni bene evidenziate negli atti redatti dall’avvocato Fiumefreddo e poi presentati alla Procura di Matera.