Meta Parma ha lanciato una proposta radicale per le prossime festività pasquali, in merito alle tavole che verranno imbandite lungo tutto lo Stivale. Quella di non mangiare carne.
Parma – IO NON TI MANGIO, è la proposta di Meta Parma per le festività pasquali: niente carne nei piatti a Pasqua. L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza, come segno di protesta contro la mattanza degli agnelli. “Ogni anno ci ritroviamo davanti a un massacro di cuccioli di pecora, agnellini strappati alle mamme e uccisi mentre piangono come bambini” dice un’esponente dell’associazione.
“Da decenni sentiamo dire che il “consumo” è diminuito, invece la mattanza non finisce mai, bisogna rendersene conto e dare un segnale deciso per far finire questo massacro. Perciò invitiamo i cittadini che non sono vegani né vegetariani, a scegliere di non mangiare carne per questa Pasqua e Pasquetta. Tutti gli animali che finiscono nei piatti sono cuccioli: i suini che vengono macellati per la produzione di prosciutti e salami, sono cuccioli di 6 mesi, i vitelli strappati alle mamme per la produzione di latte, ingrassati e poi macellati, sono cuccioli di pochi mesi, i polli, fatti ingrassare a dismisura per la produzione di carne bianca, sono cuccioli di appena un mese. Questa è la triste realtà: gli animali vengono imprigionati, sfruttati e macellati per la produzione di latte, uova e carne” prosegue l’esponente di Meta Parma.
“Per aiutare davvero gli animali l’unica vera scelta da fare è quella vegana, l’informazione ormai è sempre maggiore e aumentano sempre più le persone che smettono di mangiare animali e derivati. Per queste festività pasquali a chi non è già vegano né vegetariano chiediamo di non mangiare carne, tutti possono aderire a questa iniziativa. Sarebbe bellissimo se aderissero anche i ristoranti, e i clienti potrebbero già contattare i vari locali per annunciare che non vorranno carne nel piatto.” L’associazione offre comunque anche un’altra opzione per aderire all’iniziativa:”Per i più restii a non mangiare carne neanche per un paio di giorni, chiediamo almeno di non mangiare carne di agnello. Invitiamo tutti, cittadini e ristoratori, ad aderire ad una delle due iniziative: Pasqua senza animali nel piatto, oppure Pasqua senza agnelli nel piatto” conclude.