Arriva “Merendopoli”, ispirato ai processi dei “compagni di merende”, acquistabile per ora solo sulla pagina Instagram omonima.
Roma – Un pò in stile Monopoli o Risiko ma di tutt’altro sapore e “gusto”, arriva a Natale un nuovo gioco da tavolo. Si chiama “Merendopoli”, il gioco in scatola ispirato ai processi dei “compagni di merende” e ai delitti del Mostro di Firenze, acquistabile, per il momento, solo sulla pagina Instagram omonima (che già ha raggiunto 1714 follower). L’iniziativa goliardica sta riscuotendo un certo successo tra i cultori del caso di cronaca che ha sconvolto la Toscana e l’Italia dal 1968 al 1985, ma non è piaciuta a Vieri Adriani, avvocato di parte civile per i parenti di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, la coppia francese uccisa nel settembre del 1985 a Scopeti di San Casciano: ovvero, le ultime vittime del Mostro.
“E’ una trovata deplorevole – commenta Adriani all’Adnkronos – siamo caduti veramente in basso. Sono morte persone in circostanze orrende, giovani che avevano tutta la vita davanti a sé. Creare un gioco da tavolo sul Mostro è come fare un gioco sulla strage di Bologna: si tratta di una vera e propria strage che ha visto morire 16 persone. Vedo una mancanza completa di educazione e buon gusto”. “Non credo – prosegue l’avvocato Adriani – che ci possano essere iniziative di carattere legale su questo gioco, considerato anche che ormai le famiglie delle vittime si sono quasi del tutto ‘estinte’. I parenti rimasti sono disinteressati a questo caso e le persone che hanno subito un dolore così grande vogliono solo dimenticare”.
L’avvocato punta il dito anche contro il “dark tourism” che da anni si starebbe sviluppando attorno al fenomeno del Mostro di Firenze: “Ci sono gruppi di persone che vanno in gita sui luoghi del delitto, addirittura c’è chi fa servizi di accompagnamento, strutture convenzionate, ristoranti che sono al corrente e vengono contattati per le rimpatriate di gruppi dediti alla discussione. Di recente c’è stata una reunion che ha riguardato i cosiddetti ‘sardisti’, ovvero coloro che ritengono che il colpevole dei delitti del Mostro vada ricercato all’interno del cosiddetto ‘clan dei sardi'”.
Sulla scatola di Merendopoli, gioco che prevede un tetto massimo di sei giocatori ed è sconsigliato a una platea di under 14, sulle banconote e sulle carte ‘imprevisto’ sono disegnati i volti di alcuni dei principali protagonisti della vicenda processuale dei cosiddetti “compagni di merende”: Pietro Pacciani, Mario Vanni, Giancarlo Lotti, Fernando Pucci. Ma non mancano altri personaggi come il pubblico ministero Paolo Canessa o l’avvocato Nino Filastò, difensore del Vanni. “Rivivete insieme ai vostri amici la vicenda giudiziaria che ha sconvolto l’Italia per quasi 20 anni e mai del tutto risolta. Aggiudicatevi le piazzole, sistemate i vostri appostamenti, evitate di pagare troppe spese legali e danni morali, ma soprattutto state lontani dal carcere di Sollicciano“, il claim del gioco che si legge sulla confezione.