Gilberto Cavallini, confermato l’ergastolo all’ex Nar per la strage di Bologna

Ribaditi i verdetti di primo e secondo grado nei confronti dell’ex terrorista dei Nar. L’attentato, il 2 agosto 1980, causò la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200.

Bologna – È definitiva la condanna all’ergastolo per Gilberto Cavallini, l’ex terrorista dei Nar accusato di essere tra i responsabili della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. Lo hanno stabilito i giudici della prima Sezione penale della Cassazione ribadendo i verdetti di primo e secondo grado. L’attentato causò la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200.

La sentenza è arrivata dopo ore di camera di consiglio. Il procuratore generale Antonio Balsamo aveva chiesto di rigettare il ricorso presentato dai difensori e confermare la condanna all’ergastolo già inflitta nei primi due gradi di giudizio. Nel corso della requisitoria, il rappresentante dell’accusa aveva invece affermato che “c’è certezza assoluta sulla responsabilità di Cavallini” nell’attentato e che questo “giudizio rappresenta una importante occasione per dare attuazione a quel ‘diritto alla verità’ che ha ricevuto un forte riconoscimento da parte delle Nazioni Unite, della Corte europea dei diritti dell’uomo e della nostra Corte Costituzionale”.

Gilberto Cavallini

Di recente era stato confermato l’ergastolo anche per Paolo Bellini, noto come la “primula nera”, accusato di aver portato materialmente la bomba in stazione. Descritto come “il quinto uomo” della strage di Bologna, accanto ai già condannati Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini, Bellini ha continuato a proclamare la propria innocenza. Tuttavia, nel giugno 2023, è stato arrestato con l’accusa di pianificare omicidi, tra cui quello dell’ex moglie che aveva testimoniato contro di lui.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa