Giallo di Ortona: al via test per la verità sulla morte di Lorena, 60 giorni per i risultati

La sorella della vittima ricostruisce i rapporti della donna col marito: si erano lasciati 15 anni fa, poi per le figlie la riconciliazione.

Ortona – Quello che finora è chiaro sulla morte di Lorena Paolini, 51 anni, mamma di due ragazzine, morta ammazzata in casa lo scorso 18 agosto nella tarda mattinata, è che non è morta per un maore. Indagato a piede libero per omicidio volontario aggravato il marito Andrea Cieri, 55 anni, imprenditore di pompe funebri, che si dichiara innocente e del tutto estraneo ai fatti. L’autopsia, eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio, aveva confermato che non se ne era andata per un malore ma per soffocamento. Gli esami di laboratorio effettuati sulla vittima e i relativi test sono appena iniziati e tra 60 giorni si avranno i primi riscontri per arrivare alla verità.

L’inchiesta su Andrea Cieri si inquadra nell’ambito di un procedimento penale per omicidio volontario, inizialmente aperto a carico di ignoti. Con l’avanzare delle indagini, le circostanze della morte di Lorena Paolini sono state chiarite, portando a un indirizzamento preciso delle indagini. Le dichiarazioni raccolte durante i primi interrogatori, sia la sera del decesso che nei giorni successivi, hanno fornito elementi significativi che hanno inciso sull’orientamento della Procura, fino a giungere a un indagato. Subito dopo l’omicidio Silvana Paolini aveva riferito: ”Fra mia sorella e Andrea c’era stata una discussione e Lorena mi avrebbe riferito di quanto accaduto quando ci saremmo incontrate per andare al mare. Quando ha suonato il telefono ho pensato che fosse lei e che volesse dirmi che non voleva più andare al mare, invece era mio cognato che mi chiedeva di raggiungerlo subito a casa”.

La vittima con il marito Andrea Cieri

Oggi a distanza di un mese la donna rivela sul quotidiano “Il Centro” altre indiscrezioni: circa 15 anni fa la vittima e Cieri si erano lasciati. Lui era andato via di casa. Quando sono tornati insieme Silvana non era d’accordo, poi Lorena ha insistito che era tornata con lui per il bene dei figli. Poi torna sul giorno prima della tragedia: in casa Lorena e il marito avevano avuto una discussione, ma non ha detto i motivi. Non è mai riuscita a raccontare a sua sorella cosa stesse succedendo.

La casalinga sarebbe stata aggredita e strangolata alle spalle, forse con una cintura od un legaccio ancora non rinvenuto, mentre si trovava seduta sul divano del salotto di casa dove stava riposando dopo aver stirato la biancheria. Alle 12.30 circa sarebbe rientrato nella sua casa di contrada Casone il marito Andrea Cieri, di ritorno da un funerale. L’uomo, che avrebbe lasciato la moglie intenta a stirare indumenti, l’avrebbe ritrovata agonizzante, secondo la sua versione. A questo punto e senza perdere tempo l’imprenditore avrebbe telefonato al 112 e alla cognata.

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