Il 10 giugno 1924 il giovane deputato socialista veniva brutalmente assassinato da 5 squadristi fascisti. Tra le iniziative, che ruotano attorno al natio Polesine, una mostra e il restyling della Casa-Museo di Fratta.
Rovigo – Il 10 giugno 1924, Giacomo Matteotti, giovane deputato socialista rodigino, veniva brutalmente assassinato da 5 squadristi fascisti. Ad essere colpito a morte fu il più coraggioso oppositore del regime fascista, l’uomo che aveva avuto il coraggio e la dirittura morale di condannare i brogli elettorali messi in atto dalla dittatura e la corruzione presente nel Governo presieduto da Benito Mussolini.
Nel Centenario di quell’omicidio politico, atto che rimane tra quelli che hanno fatto la Storia italiana del Novecento, il Polesine, terra natale di Matteotti (Fratta Polesine, 22 maggio 1885 – Roma, 10 giugno 1924), ne ricorda la figura, ne rinnova l’insegnamento morale e rievoca la sua vicenda umana e politica riconducendola a “memo” ed esempio per l’oggi.
A Rovigo, per coordinare le Celebrazioni si è costituito un Comitato Provinciale, presieduto dal Sindaco di Fratta Polesine, comune natale di Matteotti, che riunisce più di 40 istituzioni, realtà associative e culturali. Al Comitato si sono attivamente affiancate la Regione del Veneto e la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Quest’ultima si è assunta l’onere del completo restyling della Casa Museo di Matteotti a Fratta Polesine e del finanziamento di una mostra commemorativa programmata in Palazzo Roncale, a Rovigo.
In previsione del Centenario, l’attività del Comitato Provinciale ha preso il via già da due anni, con un ricco programma di incontri, iniziative rivolte all’intera popolazione, altre alle fasce giovanili, altre a pubblici specializzati, condotte in modo capillare in tutto il territorio polesano ma non solo. In questi anni il Comitato si è fatto promotore di una intensa attività scientifica con convegni e ricerche condotte con le Università di Ferrara e Padova. Vivace e molto importante il lavoro avviato, e che continua, con le scuole intorno a “Pensiero che non muore”. Con il Ministero della Pubblica Istruzione si è consolidato il Concorso Nazionale Matteotti per le scuole. Attività che fanno riferimento alla Casa Museo di Fratta.
Il Centenario è occasione anche per la creazione di una banca dati delle fonti amministrative polesane presenti all’Archivio di Stato di Rovigo: una documentazione ancora inedita che permetterà di approfondire la visione matteottiana sull’ente locale come primo spazio di partecipazione democratica. Questo progetto è realizzato con la collaborazione della Fondazione Anna A. Kuliscioff di Milano, Fondazione con cui sarà realizzato anche un fumetto sul giovane Matteotti e un board game (realizzato dall’Archivio di Stato di Rovigo) per i ragazzi, entrambi strumenti distribuiti alle scuole dell’intero territorio nazionale.
Il fittissimo programma del Comitato continua con spettacoli, lezioni multimediali, cicli di poesia e musica… Ma altre iniziative sono in cantiere e saranno attivate non appena perverranno i finanziamenti previsti dalla “Legge Segre” per il Centenario già approvata dal Parlamento.
Nel Centenario, a Rovigo la figura di Matteotti verrà ricordata da una mostra curata dal professor Stefano Caretti, tra i massimi studiosi di Matteotti e di storia del socialismo, docente di Storia contemporanea all’Università di Siena. La mostra sarà in Palazzo Roncale, a Rovigo, dal 6 aprile al 7 luglio 2024. A promuoverla sono il Comitato Provinciale per il Centenario di Matteotti, la Regione del Veneto, con il sostegno di Fondazione Cariparo, la collaborazione della Direzione Musei regionali Veneto del Ministero della Cultura e il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti, della Fondazione di studi storici “Filippo Turati” di Firenze e della Fondazione Giacomo Matteotti di Roma.
Attraverso un percorso di immagini e documenti, la mostra su Matteotti intende offrire al contempo informazione e formazione al pubblico più vasto e soprattutto ai giovani. Può raccontare di Giacomo Matteotti, con l’immediato ed efficace linguaggio delle fotografie, la famiglia, il profilo umano, gli studi, la militanza politica, la guerra e il difficile dopoguerra, le battaglie parlamentari, lo scontro frontale con il fascismo condotto sino all’estremo sacrificio. Può restituirci a un secolo di distanza, senza retorica e senza ideologismi, la storia di un uomo libero, che del suo amore per la libertà ha reso testimonianza estrema.
Il completo restyling della Casa Museo Matteotti a Fratta Polesine è promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in accordo con il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei Concordi di Rovigo, oggi proprietaria dello storico edificio, riconosciuto come Monumento Nazionale. La progettazione del nuovo volto della Casa Museo è stata affidata allo studio di architettura 120grammi, mentre il ripensamento e aggiornamento del percorso narrativo a Luca Molinari Studio, team curatoriale guidato dal professor Luca Molinari, ordinario di Teoria e Progettazione dell’Architettura presso la Seconda Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, con la supervisione storica del professor Giampaolo Romanato, presidente del Comitato Scientifico della Casa Museo.
Lo spazio della Casa Museo sarà un luogo di riflessione sulle immagini di un Paese in uno dei momenti più critici della sua storia e per la lettura critica e potente della figura centrale di Giacomo Matteotti per la storia italiana contemporanea. Un’attenzione particolare sarà riservata anche al grande giardino di Casa Matteotti, proposto come luogo di introduzione al percorso museale, ma anche di riflessione e approfondimento, grazie alla possibilità offerta al visitatore di soffermarsi tra gli alberi a leggere libri e testi reperibili all’interno della casa.