Un 41enne albanese è deceduto a Sant’Olcese. Disposta l’autopsia. La Procura indaga per chiarire il ruolo dell’arma elettrica.
Genova – Un uomo di 41 anni, di origini albanesi, è morto nella serata di domenica a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, dopo essere stato colpito con il taser dai carabinieri. I militari erano intervenuti dopo la segnalazione di urla e rumori provenienti da un appartamento.
Secondo le prime ricostruzioni, l’impiego dell’arma a impulsi elettrici potrebbe aver provocato un arresto cardiaco, risultato fatale. Gli inquirenti intendono accertare le circostanze esatte dell’accaduto.
La pm Paola Calleri aprirà nelle prossime ore un fascicolo per omicidio colposo e ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima, al fine di stabilire l’eventuale correlazione tra i colpi di taser e la morte.
Le indagini sono state affidate all’aliquota dei carabinieri di Palazzo di Giustizia, che dovranno raccogliere testimonianze, rapporti e documentazione sanitaria per fare chiarezza sull’episodio.
Secondo quanto emerso finora, riporta l’Ansa, i militari dell’Arma sono stati chiamati dai vicini dell’uomo, che avevano sentito urla e forti rumori provenire dall’appartamento. Sul posto sono arrivate due pattuglie che hanno trovato il 41enne in forte stato di agitazione, probabilmente ubriaco. Uno dei militari avrebbe sparato un colpo col taser, che ha raggiunto di striscio sia l’uomo sia un collega. Un secondo colpo non ha avuto effetto. A quel punto la pistola elettrica è passata all’altro carabiniere, che ha colpito l’uomo. Il 47enne si è accasciato al suolo. Quando il personale del 118 è giunto sul posto, per l’uomo non c’era più nulla da fare.
Il caso è il secondo in pochi giorni: ieri a Olbia, in Sardegna, un 57enne era morto in ambulanza dopo essere a sua volta immobilizzato con il taser in uso ai militari dell’arma. Anche in quel caso è stata aperta un’inchiesta.