I militari delle fiamme gialle attirati dalle urla disperate della madre che aveva perso di vista il suo piccolo. La storia a lieto fine.
Genova – Tanta paura, ma alla fine è arrivato il lieto fine grazie all’intervento dei finanzieri della Sezione Operativa Navale di La Spezia. Questa mattina, nella nota località turistica di Portovenere, due pattuglie della Guardia di Finanza aeronavale in servizio 117, di cui una in mare su unità navale, sono state attirate dalle urla e pianti di una donna. Immediatamente, hanno raggiunto la madre che, alla vista dei militari, disperata denunciava la scomparsa del proprio bambino. I due equipaggi, senza indugio, hanno interrotto il servizio precedente per mettersi alla ricerca del bambino, facendosi dire dai genitori il nome e chiedendo una foto.
Mentre una delle due pattuglie si occupava della famiglia, nel tentativo di tranquillizzarli e dare loro conforto, l’altra, considerato il considerevole numero di turisti presenti e che affollavano la zona, organizzava un’immediata e capillare perlustrazione del porticciolo di Portovenere e dei vicoli limitrofi, al fine di evitare che il bambino, nel tentativo di ritrovare i genitori, si allontanasse ulteriormente dalla zona rendendo vana ogni ricerca.
Dopo interminabili momenti di concitazione e spavento, finalmente i finanzieri hanno scorto il bambino, rannicchiato in un angolo di un vicolo. I militari della Guardia di Finanza, dopo averlo chiamato per nome e appurato che si trattasse effettivamente del bambino temporaneamente scomparso, lo hanno prima tranquillizzato e poi preso in braccio, accompagnandolo tra gli applausi dei turisti tra le braccia della madre, una cittadina italiana di origine giapponese.
La madre, in lacrime, ha ringraziato i militari chiedendo di poter scattare delle foto con i loro “angeli custodi”, accorsi in suo aiuto tempestivamente e che, grazie al loro pronto intervento, le hanno restituito il bimbo, evitando che, con il passare del tempo, potesse incorrere in gravi pericoli.