Genova, scontri dopo il derby: sequestrate diverse armi, 36 feriti e tre arresti

Diversi esponenti delle forze dell’ordine hanno riportato lesioni causate dal lancio di oggetti contundenti, bombe carta, bastoni e mazze.

Genova – Per gli scontri avvenuti durante il derby cittadino, il bilancio tra gli operatori delle forze dell’ordine è di 36 feriti: 19 Polizia di Stato, 16 Carabinieri e 1 Guardia di Finanza, con prognosi che variano da 7 a 35 giorni, per lesioni causate dal lancio di oggetti contundenti, bombe carta, bastoni, mazze e cinghie. Le lesioni più gravi includono una frattura a una mano, che ha richiesto un intervento chirurgico, fratture a più costole e un trauma cranico. I servizi di ordine pubblico, predisposti sin dalla vigilia, hanno consentito il regolare svolgimento dell’incontro, oltreché il controllo delle azioni violente poste in essere dagli Ultras. Diversi gli episodi sotto la lente degli investigatori, che hanno portato a tre arresti e al sequestro di diverse armi.

Intorno alle 2 della notte precedente, gli agenti di una volante hanno fermato un’auto in Via Emanuele Filiberto Duca D’Aosta, con a bordo tre soggetti. All’interno del veicolo sono stati rinvenuti e sequestrati una mazza di legno, due bastoni di plastica dura, 4 caschi da moto, 36 fumogeni e un coltello a serramanico. I tre uomini, di 21, 29 e 50 anni, già destinatari di provvedimenti DASPO, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere. Inoltre, il 22enne e il 50enne, trovati anche in possesso di una modica quantità di hashish, sono stati segnalati come assuntori di sostanza stupefacente, mentre il 22enne, alla guida dell’auto, è stato denunciato per guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di droga, con conseguente ritiro della patente.

Nel prepartita, il dispositivo è intervenuto per impedire un tentativo di contatto tra tifoserie nei pressi di Ponte Serra, durante la predisposizione delle coreografie e degli striscioni nello stadio. L’intervento immediato dei contingenti, che si sono frapposti tra i gruppi opposti, ha evitato lo scontro. In quell’occasione sono stati sequestrati 17 tra mazze e bastoni, un manganello telescopico e un coltello con lama di 20 cm. Durante il derby, poco dopo l’inizio del secondo tempo, si è verificata l’uscita in massa dallo stadio di alcune centinaia di ultras, travisati e armati di bastoni, mentre indossavano caschi da motociclista. Hanno cercato ripetutamente di avvicinarsi l’un l’altro lungo le vie perimetrali dello stadio. Grazie al supporto della sorveglianza aerea, le azioni di contenimento e respingimento da parte delle forze dell’ordine, con l’uso di lacrimogeni e idranti, sono state tempestive.

In questo contesto 8 tifosi locali, tra cui 6 minori, sono stati accompagnati in Questura: un 50enne è stato arrestato in corso De Stefanis per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, mentre 7 giovani, di cui 6 minori, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per porto ingiustificato di armi o oggetti atti ad offendere, travisamento e resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Sono stati sequestrati bastoni, catene, cinture e materiale per travisamento. L’ultima azione di respingimento, che ha definitivamente disperso i gruppi più resistenti, si è conclusa in via Bobbio, dove un gruppo di ultras ha spostato i cassonetti dei rifiuti per realizzare una barricata, tentando di appiccare un incendio.

Dopo le operazioni di bonifica, sono stati repertati 23 aste di legno, 4 di metallo e 7 di plastica dura. Poco dopo l’1:00, le pattuglie hanno fermato due veicoli con targa francese, i cui 7 occupanti sono stati trovati in possesso di bastoni, coltelli, sfere in acciaio, passamontagna, bombolette spray e artifici pirotecnici. Due persone sono state arrestate, mentre 5 sono state denunciate e munite di decreto di allontanamento dal Prefetto di Genova per motivi di ordine pubblico. Verso l’1:30, la situazione a Marassi e nei tradizionali luoghi di ritrovo delle tifoserie si è normalizzata e tale è rimasta fino alla mattina successiva.

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