Genova, morto l’operaio caduto nel vano ascensore. Il varco coperto solo da una tavola di legno

Marco Ricci, 39 anni, era precipitato per 13 metri nel cantiere del Memoriale per le vittime del Ponte Morandi. L’apertura non era transennata.

Genova – E’ morto questo pomeriggio all’ospedale San Martino di Genova Marco Ricci, l’operaio 39enne caduto ieri nel vano ascensore del cantiere dove sorgerà il Mausoleo dedicato alle vittime del Ponte Morandi. Già nella notte le condizioni dell’uomo si erano seriamente aggravate e nel pomeriggio la direzione sanitaria ha comunicato l’inizio del periodo di osservazione per morte encefalica.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che oggi hanno condotto un sopralluogo inziale nel cantiere insieme agli ispettori dell’Asl3, l’operaio stava camminando all’indietro mentre con un collega trasportava una griglia. Quando è arrivato su una delle tavole che dovevano chiudere il varco del vano dell’ascensore questa, non fissata, ha ceduto o si è spostata, facendo cadere l’uomo per 13 metri.

Gli investigatori intendono chiarire perché l’apertura non fosse transennata e coperta in modo sicuro e verificare se tutte le normative di sicurezza siano state rispettate. Sono stati acquisiti i documenti necessari per ricostruire la catena di appalti e subappalti. Il Comune di Genova aveva assegnato i lavori a un’impresa che successivamente li aveva subappaltati a due aziende “gemelle”: una specializzata in edilizia e l’altra in carpenteria.

L’operaio era arrivato a Genova soltanto lunedì e da quattro giorni stava lavorando al cantiere per la costruzione della nuova ludoteca del Parco del Ponte, il progetto di riqualificazione del quartiere Certosa con il Memoriale a ricordo della tragedia che il 14 agosto 2018 ha stroncato la vita di 43 persone per il crollo del Morandi. L’edile era dipendente della L.i.f.e., una ditta metalmeccanica di Sansepolcro, in provincia di Arezzo, che stava eseguendo lavori in subappalto.

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