Nel bacino artificiale vige il divieto di balneazione. Il corpo senza vita di Gabriele Zolezzi è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nel tardo pomeriggio.
Genova – Un uomo di 40 anni, Gabriele Zolezzi, residente a Santo Stefano d’Aveto, è “sparito” nel lago di Giacopiane a Borzonasca. Alcuni testimoni raccontano che stava uscendo dall’acqua e si stava avvicinando alla riva quando sarebbe stato risucchiato dalle sabbie mobili. Sul posto si sono recati i sommozzatori dei vigili del fuoco con la squadra di Chiavari, l’elicottero Drago, un medico del 118, un’ambulanza e i carabinieri.
Il lago di Giacopiane è un bacino artificiale e attorno alle sue rive si trovano cartelli di divieto di fare il bagno e annunciano la presenza di sabbie mobili. Gabriele probabilmente per riemergere ha messo i piedi su una massa di fango che lo ha inghiottito. Il corpo ormai senza vita è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nel tardo pomeriggio.
Gabriele conosceva bene la zona ed era un camminatore, uno sportivo, dunque restano molti interrogativi sulla sua morte. Tra le ipotesi, quella che sia stato tradito dal limo presente nel lago, altrimenti un malore.
Dell’accaduto è stato informato il magistrato di turno, che potrebbe decidere di disporre l’autopsia per fare luce sulla tragedia.