Sanzionate oltre 170 irregolarità, scoperti 12 lavoratori in nero e 3.600 articoli sequestrati.
Grosseto – Nel periodo estivo è proseguito senza soste l’impegno delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale a presidio della sicurezza economico-finanziaria, intensificando la presenza del Corpo nelle aree della Provincia connotate da maggiore vocazione turistica.
Infatti, avvalendosi anche dei rinforzi estivi richiesti per il tramite della locale Prefettura, è stato attuato un piano straordinario volto a incrementare il numero delle pattuglie sul territorio e quindi prevenire, e se del caso reprimere, ogni manifestazione di illegalità, con riguardo ai settori di competenza della Guardia di finanza. Specifica attenzione è stata dedicata allo svolgimento di numerosi controlli in materia di “lavoro sommerso”, sulla corretta certificazione dei corrispettivi telematici, sulla disciplina prezzi, nonché volti a contrastare la commercializzazione di prodotti contraffatti o non sicuri per la salute dei consumatori.
Azioni che, oltre a perseguire un più diffuso controllo economico del territorio in un particolare periodo dell’anno, sono state orientate in funzione di specifici alert di pericolosità, nella prospettiva di effettuare interventi mirati, valorizzando appieno anche le segnalazioni effettuate attraverso il numero di pubblica utilità “117”.

In tali ambiti, dal mese di luglio, sono state oltre 170 le irregolarità riscontrate nei confronti di altrettanti esercizi commerciali all’esito dei controlli strumentali e 12 i lavoratori “in nero” complessivamente individuati, con la conseguente verbalizzazione di 7 datori di lavoro e l’irrogazione di sanzioni amministrative (per due delle aziende controllate è scattata anche la sospensione dell’attività a seguito del superamento della soglia del 10% delle posizioni irregolari, la cui esecuzione è stata evitata grazie alla effettiva regolarizzazione dei lavoratori e all’intervenuta oblazione).
Le attività di prevenzione e repressione dei fenomeni illeciti, in materia di sicurezza prodotti e di tutela del Made in Italy, eseguite a garanzia del consumatore finale, hanno poi permesso di sottoporre a sequestro più di 3600 articoli, tra cui borse, scarpe e altri capi di abbigliamento, che si sono rivelati insicuri, in quanto privi delle previste indicazioni di tracciabilità per la commercializzazione sul territorio nazionale ovvero prodotti contraffatti di noti brand di rilevanza internazionale (tra i quali anche i pupazzi riproducenti fittiziamente, i noti “Labubu”).
Oltre a quanto sopra, l’operato dei finanzieri si è, altresì, inserito in una più ampia e sinergica strategia di rafforzamento dei controlli a tutela dell’ordine e sicurezza pubblica posti in essere unitamente alle altre Forze di polizia secondo quanto stabilito in sede di Comitato provinciale, incentrati sui luoghi ritenuti sensibili in considerazione dell’elevata affluenza di turisti. Contributo che si è tradotto nell’identificazione di n. 1956 persone e controllo di n.1045 veicoli, anche attraverso le unità cinofile a disposizione.
Pur conclusa questa fase, le attività proseguiranno interessando anche le aree del territorio provinciale a minore attrattività turistica, sempre nella prospettiva della tutela della sicurezza dei lavoratori, del tessuto imprenditoriale e della leale e sana competizione delle imprese.