Lavoro nero, scontrini e canone Rai: commercianti al setaccio della Gdf di Perugia

L’attività di controllo delle Fiamme Gialle ha portato alla scoperta di 63 lavoratori irregolari. A Foligno chiuso un laboratorio di pasticceria.

PERUGIA – Nel corso dei primi cinque mesi dell’anno, sono stati eseguiti 561 controlli in tutta la provincia per verificare il rispetto dell’obbligo di emissione di documenti fiscali. In 228 casi sono state rilevate irregolarità, pari a un tasso di violazione superiore al 40%. Un dato che conferma come l’evasione di prossimità resti ancora molto diffusa e come sia necessario mantenere alta l’attenzione anche sulle forme di evasione cosiddette “minori”.

Sempre nell’ambito della verifica degli obblighi fiscali, sono stati effettuati 48 controlli nei confronti di pubblici esercizi in relazione al pagamento del canone Rai. In 45 casi è emersa la mancata regolarizzazione della posizione, con una percentuale di irregolarità superiore al 90%.

L’attività ispettiva ha interessato anche l’utilizzo dei dispositivi di pagamento elettronico (POS). Sono stati acquisiti documenti contrattuali e bancari al fine di monitorare i flussi degli incassi con carte e bancomat. Gli accertamenti non hanno evidenziato anomalie, segnalando una crescente aderenza alle normative da parte degli operatori economici locali.

Sul fronte del contrasto al lavoro sommerso, i Reparti territoriali hanno condotto 88 controlli in vari settori — dall’edilizia alla ristorazione, dal commercio ortofrutticolo alla sartoria — nei comuni di Bevagna, Costacciaro, Fossato di Vico, Bastia Umbra, Deruta, Gubbio, Città di Castello, Montone e Foligno.

L’attività ha portato alla scoperta di 63 lavoratori irregolari, di cui 40 totalmente “in nero” (privi di contratto) e 23 assunti con modalità non conformi o privi di comunicazione preventiva. Sono 40 i datori di lavoro risultati non in regola. Le sanzioni previste vanno da 1.950 a 11.700 euro per ciascun lavoratore, per un importo potenziale complessivo di circa 700.000 euro.

Nel corso di un controllo a Deruta, è stato individuato un lavoratore straniero irregolare, privo di permesso di soggiorno valido. Il datore di lavoro, un imprenditore di origine cinese, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Spoleto per violazione delle norme in materia di immigrazione. Il lavoratore è stato destinatario di un provvedimento di espulsione disposto dal Questore di Perugia.

A Foligno, in un laboratorio di pasticceria, sono stati scoperti tre dipendenti non regolarmente assunti, tra cui una lavoratrice che percepiva contemporaneamente la NASpI, l’indennità di disoccupazione dell’INPS. L’indebita somma percepita ammonta a oltre 5.780 euro. La donna è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Spoleto per indebita percezione di erogazioni pubbliche. L’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale in tutte le unità operative della pasticceria.

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