La comunicazione del ministro dell’Ambiente arriva nel giorno dello stop delle forniture russe via Ucraina destinate all’Europa.
Roma – “In questi mesi, come Mase e come Governo, abbiamo lavorato per mettere in sicurezza il Paese garantendo il completo riempimento degli stoccaggi di gas al primo novembre”. E’ quanto afferma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in merito alle conseguenze dovute all’interruzione delle forniture di metano russo all’Europa centrale attraverso l’Ucraina. “Sebbene attualmente le scorte siano ancora ad un livello adeguato”, ha spiegato il ministro nel giorno dello stop delle forniture russe via Ucraina, “si stanno valutando ulteriori misure per massimizzare la giacenza in stoccaggio al fine di affrontare con tranquillità la stagione invernale in corso”.
“Inoltre, nel giro di pochi mesi è previsto l’arrivo a Ravenna di un’altra nave rigassificatrice che aumenterà ancora la capacità di importazione di Gnl nella nostra rete. L’attenzione – ha concluso Pichetto – resta tuttavia alta ed è nostro dovere tutelare cittadini e consumatori da possibili futuri rincari dei prezzi. L’appello che come Governo facciamo all’Europa è quello di agire con soluzioni concrete, come quella dell’adozione del price cap, in grado di proteggere tutti i Paesi in egual misura con percorsi di regolamentazione e di obiettivo per la riduzione dei prezzi dell’energia”.
Nessun problema di scorte di gas per l’Italia ma c’è il rischio di aumenti in bolletta. La notizia dell’interruzione delle forniture di metano russo all’Europa centrale attraverso l’Ucraina negli ultimi giorni ha contribuito all’aumento del prezzo del metano che a fine anno sul mercato europeo ha toccato, per la prima volta dall’ottobre 2023, i 50 euro al megawattora. Già Arera nei giorni scorsi aveva avvisato che anche per i vulnerabili la luce sarebbe aumentata. Nel primo trimestre del 2025, la bolletta elettrica per il ‘cliente tipo’ vulnerabile servito in Maggior Tutela aumenterà del 18,2%, sottolineava una nota. Il servizio di Maggior Tutela serve circa 3,4 milioni di clienti. Tutti coloro che sono vulnerabili, anche quelli attualmente nel mercato libero, hanno il diritto di passare alla Maggior Tutela. Si tratta di cittadini di oltre 75 anni, percettori di bonus sociale, soggetti disabili, residenti in moduli abitativi di emergenza o in isole minori, utilizzatori di apparecchiature salva-vita.
A confermare gli annunci di Arera è stato poi il portale Facile.it prevedendo per i prossimi 12 mesi un aumento del prezzo dell’energia di quasi il 30% con un impatto significativo sulle bollette di chi ha un’offerta a prezzo indicizzato. La stima per una famiglia tipo nel mercato libero prevede un rincaro di 272 euro tra luce e gas, con una spesa complessiva che arriverà a 2.841 euro, rispetto agli attuali 2.569 euro (+11%). Una situazione riconducibile a due principali fattori: la tensione geopolitica in alcune aree strategiche e il rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, correlato alle quotazioni del gas naturale in vista della stagione invernale. Poi il 31 dicembre è scaduto l’accordo tra Russia e Ucraina per il transito del metano di Gazprom verso l’Europa: in assenza di un rinnovo le conseguenze sono lo stop alle forniture e il rischio del boom dei prezzi.