L’impugnazione chiesta dopo l’intervista non autorizzata rilasciata alle Iene. La semilibertà era stata decisa nelle scorse settimane dal tribunale di sorveglianza.
Milano – La Procura generale di Milano ha presentato ricorso in Cassazione per chiedere la revoca del provvedimento con cui, nelle scorse settimane, il Tribunale di sorveglianza ha concesso la semilibertà ad Alberto Stasi, l’allora fidanzato di Chiara Poggi, che sta finendo di scontare 16 anni di carcere per l’omicidio, commesso a Garlasco.
La ragione, si apprende, sarebbe legata alla mancata richiesta di autorizzazione a rilasciare un’intervista al programma Le Iene durante un permesso per un ricongiungimento familiare. La vicenda, per il pg, avrebbe dovuto essere valutata diversamente dai giudici. Da qui l’impugnazione.
Emergono, intanto, nuovi elementi che riguardano Andrea Sempio, ora indagato dalla procura di Pavia nella nuova inchiesta, riaperta 18 anni dopo il delitto. Sotto la lente ci sono i tabulati di sei contatti telefonici, registrati tra le 9:58 e le 12:18 del 13 agosto 2007, la mattina del delitto, e avvenuti tra Sempio e due amici della comitiva di Marco Poggi, fratello della vittima: Roberto Freddi e Mattia Capra. Queste conversazioni non erano state menzionate nei verbali delle testimonianze rese all’epoca da Capra e Freddi, entrambi appena maggiorenni nel 2007.
I tabulati telefonici di Sempio non erano mai stati acquisiti nella prima fase dell’inchiesta. Gli inquirenti hanno ora deciso di approfondire, anche con nuove audizioni e sequestri di vecchi telefoni.