Irma Conti “la carenza di risorse e di informatizzazione al tribunale di sorveglianza creano ostacoli”. Si può optare per misure alternative.
Roma – Sono 19mila, secondo il Garante, “i detenuti che potrebbero uscire dal carcere“. Ma la burocrazia e la carenza di risorse e di informatizzazione creano forti ostacoli. “Secondo le nostre analisi – spiega Irma Conti, del collegio Garante dei detenuti – la maggior parte delle persone che si sono tolte la vita in carcere erano autori di reati di maltrattamenti in famiglia e una buona percentuale persone in attesa di processo. Non ci sono evidenze sul nesso suicidi-sovraffollamento, ma 19mila, con pene residue fino a tre anni, sulla base della normativa potrebbero uscire optando per misure alternative”. “La burocrazia, la carenza di risorse e di informatizzazione al tribunale di sorveglianza creano ostacoli”, conclude Irma Conti.