Il racconto a puntate del nostro inviato in Gambia.
Il Gambia è un piccolo Stato dell’Africa Occidentale, un’ex colonia Inglese, una fetta di terra ricavata all’interno del Senegal, pari ad una stretta striscia costiera sull’Oceano Atlantico, che si sviluppa attorno alla foce del fiume Gambia.
Il Paese è socio del Commonwealth Britannico ed è una Repubblica democratica: conta all’incirca di 1.600.000 abitanti. La moneta corrente è il Dalasi, con cambio di 56.67 Dalasi per 1 euro.
La capitale, Banijul, è estesa su un vasto territorio, ha circa 300.000 abitanti e la maggioranza religiosa della popolazione è musulmana.
Si entra in Gambia con il visto, da richiedere al Consolato al costo di una trentina di euro, escluse le spese di spedizione per il recapito dello stesso (oppure il visto si può ritirare in aeroporto, ma non è molto consigliato, perché si perde tanto tempo). Il Gambia attualmente non presenta problemi di epidemie e, di conseguenza, non è richiesta la vaccinazione obbligatoria come accade, invece, per altri Stati dell’Africa.
Il turista s’imbatterà in un Paese caratterizzato da un costo della vita veramente basso e da trasporti pubblici, al contrario, molto onerosi. Si può ovviare a questo problema parzialmente, mercanteggiando sul prezzo: un’attività frequente, che, come tale, non verrà male interpretata.
Esistono diverse possibilità di alloggio, la prima soluzione è rivolgersi a siti specializzati, la seconda è affittare direttamente un appartamento. In questo caso, sarà strategico l’aiuto che può fornire il tassista, quindi è meglio instaurare fin da subito un buon rapporto di comunicazione. Tale aiuto vi potrà essere utile anche nell’acquisto di una SIM telefonica locale, perché il costo del roaming è terribilmente alto.
La gente del posto è accogliente e tranquilla, sorprendentemente sorridente e disponibile, e vagamente retrò: sembra di fare un tuffo indietro negli anni ’60. Nonostante i grossi problemi di povertà, peraltro evidenti anche ad occhio nudo, il Gambia non presenta elevati tassi di delinquenza. Prudenzialmente, ricordatevi, comunque, di non assumere in pubblico atteggiamenti eccessivamente vistosi o indossare accessori importanti e griffe di marca: sempre meglio una certa cautela.
Qui di seguito un’intervista (in lingua inglese) con un noto giornalista investigativo locale.