Fu ucciso nel 1977 a Bari dai fascisti: nuovi indagati per l’omicidio di Benedetto Petrone

Si tratterebbe dei presunti complici di Giuseppe Piccolo, condannato per l’omicidio del 18enne operaio comunista.

Bari – La Procura di Bari ha iscritto nel registro degli indagati nuove persone per la morte di Benedetto Petrone, il 18enne operaio comunista ucciso a Bari il 28 novembre 1977 nel corso di un’azione da parte di alcuni militanti fascisti. Al momento non si sa l’identità né il numero degli indagati: da quanto si apprende, però, potrebbero essere i presunti complici di Giuseppe Piccolo, che fu condannato per l’omicidio.

Nel luglio scorso il gip Angelo Salerno aveva risposto nuove indagini sul caso respingendo la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, per prescrizione, dell’inchiesta aperta nel 2017 a carico di ignoti. Il gip, infatti, rilevò come il reato di omicidio non potesse considerarsi prescritto in quanto aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi.

Per l’omicidio di Benedetto Petrone fu condannato Giuseppe Piccolo inizialmente a una pena di 22 anni di reclusione comminata dalla Corte d’Assise di Bari, ridotta in appello a 16 anni nel 1982. L’uomo, due anni dopo la sentenza di secondo grado, morì suicida in carcere.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa