Frode fiscale su orologi di lusso importati da Hong Kong, nei guai azienda messinese

Confiscati beni e somme per un valore complessivo di circa 2,4 milioni di euro.

Messina – I militari della Guardia di Finanza di Messina, insieme all’Ufficio delle dogane locale, hanno concluso un’importante operazione di sequestro per reati fiscali legati all’evasione dell’IVA. L’indagine, coordinata dal Gruppo Operativo Regionale Antifrode (G.O.R.A.) della Direzione Territoriale VII – Sicilia dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha coinvolto una società di Messina, attiva nella vendita di orologi di lusso usati, e ha evidenziato anomalie nel regime IVA per gli scambi intracomunitari.

Le investigazioni hanno permesso di appurare che gli orologi usati venivano importati da Hong Kong in Italia da una ditta di Caserta senza pagare l’IVA doganale, sfruttando agevolazioni improprie. Successivamente, venivano rivenduti a due società nell’UE (in Polonia e Spagna) e rientravano immediatamente in Italia per la rivendita da parte della società messinese, facendo figurare l’IVA come già assolta grazie al regime IVA del margine. Questo sistema, pensato per evitare doppie imposizioni sui beni usati, veniva così sfruttato per eludere il pagamento dell’IVA, a danno dell’Erario.

Durante il controllo, è emerso anche un caso di contrabbando relativo all’acquisto di un Rolex usato a Gibilterra, portato in Italia senza dichiarazione doganale.

In seguito alla ricostruzione delle transazioni, si è proceduto al disconoscimento dei regimi doganali impropri e alla quantificazione corretta dell’IVA dovuta. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso un decreto di sequestro preventivo “per equivalente”, finalizzato alla confisca di beni e somme per un valore complessivo di circa 2,4 milioni di euro. La misura ha colpito i saldi bancari della società e del suo legale rappresentante, oltre che i conti e le proprietà di un altro soggetto coinvolto, titolare della ditta casertana.

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