Frode fiscale da 109 milioni: sequestrate 15 società e beni in tutta Italia

Operazione della Guardia di Finanza di Cosenza contro un’associazione a delinquere che evadeva l’IVA tramite false fatture e prestanome: coinvolte imprese nel commercio di pneumatici.

Cosenza – I Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, finalizzato alla confisca per equivalente di profitti illeciti per oltre 16 milioni di euro, nei confronti di 6 persone e di diverse società, tutte collegate tra loro, dislocate in varie regioni d’Italia.

In particolare, sono state sequestrate 15 società di capitali, quote sociali, 2 capannoni industriali, 34 immobili, automezzi e risorse finanziarie nella disponibilità degli indagati.

L’attività di servizio costituisce l’epilogo di una complessa indagine svolta dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Corigliano-Rossano nei confronti di un’associazione a delinquere dedita alla perpetrazione di frodi fiscali, finalizzate a evadere il pagamento delle imposte, riciclando e utilizzando i profitti illeciti così accumulati per l’acquisto di immobili e lo svolgimento di altre attività d’impresa o speculative.

In particolare, nel tempo, l’organizzazione criminale gestiva, di fatto, le attività commerciali di una società principale, cosiddetta “capofila”, tramite quindici ulteriori imprese, tutte operanti nel commercio di pneumatici, dislocate in diverse regioni d’Italia e intestate, in alcuni casi, a soggetti prestanome (le cosiddette “teste di legno”).

Tale gestione illecita prevedeva, nel dettaglio, l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per complessivi 109 milioni di euro, consentendo sostanzialmente di “schermare” le attività della società capofila che, in questo modo, non aveva mai richiesto l’attribuzione della Partita IVA ai competenti Uffici, omettendo così di dichiarare al fisco, per gli anni d’imposta dal 2017 al 2022, un Volume d’Affari complessivo per oltre 40 milioni di euro, con IVA evasa per quasi 9 milioni di euro.

Ora, la gestione delle società sequestrate sarà affidata a un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Castrovillari.

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