I resti recuperati a Le Haut Vernet, in Alta Provenza, dove era stato visto l’ultima volta. Sono sempre stati lì o qualcuno li ha spostati?
Parigi – Pasqua di dolore per i genitori di Emile Soleil, il bimbo di due anni e mezzo scomparso lo scorso luglio a Le Haut Vernet, nell’Alta Provenza, mentre era in vacanza nella casa in montagna dei nonni. Un comunicato della procura ha confermato che le ossa ritrovate a pochi chilometri da dove il piccolo era stato visto per l’ultima volta sono proprio di Emile.
E’ dunque giunto ad una svolta il mistero della scomparsa del bambino, anche se la storia della sua morte è ancora tutta da scrivere. “La Gendarmeria nazionale è stata informata del ritrovamento di ossa nei pressi della frazione Vernet – si legge in una nota della procura di Aix-en-Provence –. Gli investigatori hanno preso possesso delle ossa, immediatamente trasportate all’Istituto di ricerca criminale della Gendarmeria nazionale per effettuare le analisi di identificazione genetica, che hanno permesso di concludere il 31 marzo che si trattava delle ossa del bambino Emile Soleil”.
A fare la scoperta dei resti del bimbo è stato è stato un escursionista. Si trovavano a 2 chilometri e mezzo mezzo in linea d’aria da Le Haute Vernet, in un anfratto accessibile da un bambino di due anni. Le analisi sui resti non sono concluse. Ulteriori approfondimenti consentiranno di ottenere più informazioni sui modi e i tempi del decesso. Intanto nuove ricerche saranno effettuale nella zona di ritrovamento. Da quello che trapela, quelli ritrovati sarebbero “resti incompleti”, il corpo del bambino potrebbe essere stato vittima di predatore animali.
Emile Soleil era sparito l’8 luglio dell’anno scorso in una frazione di una manciata di abitanti del villaggio di Vernet, sulle Alpi francesi, tra Grenoble e Nizza, dove i nonni del bimbo hanno una seconda casa. Era arrivato per le vacanze estive e quel pomeriggio, stava per partire per un trekking. Nelle ore e nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa, le autorità francesi avevano predisposto un massiccio dispiegamento di mezzi per cercare il piccolo, senza nessun risultato.
Sul macabro ritrovamento restano sospesi molto interrogativi che gli inquirenti saranno chiamati a risolvere: l’area in cui sono stata rinvenute le ossa era stata battuta dai soccorritori dopo la scomparsa? I resti potrebbero essere stati spostati? Pare che la zona fosse stata perlustrata in lungo e in largo durante le ricerche, ma non viene esclusa l’ipotesi che l’anfratto dove giacevano le ossa non fosse accessibile ai cani molecolari.