Nfp ha deciso di proporre al presidente della Repubblica Macron il nome della 37enne, alta funzionaria, per la carica di primo ministro.
Parigi – Il Nouveau Front Populaire ha scelto Lucie Castets come candidata comune per Matignon: 37 anni, economista e diplomata all’Ena, è legata al mondo delle associazioni e viene descritta in un comunicato congiunto come una “leader delle lotte associative per la difesa e la promozione dei servizi pubblici, attivamente impegnato nella battaglia di idee contro il pensionamento a 64 anni”.
Secondo l’Nfp, questo “alto funzionario che ha lavorato alla repressione della frode fiscale e della criminalità finanziaria, del mondo associativo” sarà “forte” nel “totale impegno” dei partiti. Sconosciuta al grande pubblico, Castets è attualmente direttrice delle finanze e degli acquisti della città di Parigi. E’ una delle figure di spicco del collettivo “I nostri servizi pubblici” e decisamente contraria alla politica del governo uscente.
“Ha una notevole carriera professionale al servizio dello Stato e degli enti locali, con un forte impegno nella giustizia fiscale e nella lotta all’evasione fiscale”, ha detto all’AFP il cofondatore di “I nostri servizi pubblici”. “E’ una persona molto impegnata per la scuola, l’ospedale, la giustizia sociale. Si muove molto velocemente su argomenti a volte molto complessi, è molto umana, vicina alle persone”, ha assicurato.
Lei stessa ha assicurato di aver accettato la fiducia dei 4 partiti di Nfp con “totale umiltà ma con grande convinzione” e si è proposta come una candidata “credibile e seria”. Nel giorno in cui France Insoumise ha annunciato che presenterà una proposta di legge per abrogare la riforma pensioni di Macron (iniziativa che sarà appoggiata anche da Rassemblement National), Castets ha già annunciato che porterà avanti il progetto una volta arrivata a Matignon. La sua scelta arriva dopo 16 giorni di trattative incessanti all’interno dei partiti di gauche e dopo il ritiro di Huguette bello e di Laurence Tubiana.
Intanto Emmanuel Macron ha affermato che non nominerà un nuovo governo prima della fine dei Giochi olimpici (“metà agosto”), in nome della “tregua” che ha invocato, sostenendo che il contrario “creerebbe un disordine” durante l’evento sportivo planetario organizzato a Parigi. “Ovviamente, fino a metà agosto, dobbiamo concentrarci sui Giochi. E poi da lì, a seconda di come vanno queste discussioni, sarà mia responsabilità nominare un primo ministro o una prima ministra e affidargli il compito di costituire un governo e di avere la più grande assemblea che gli permetta di agire e di avere la stabilità”, ha detto il capo dello Stato su France 2, France Inter e franceinfo.
Poi ha aggiunto: “È falso dire che il Nuovo Fronte Popolare avrebbe una maggioranza, qualunque essa sia”, ha fatto notare respingendo de facto la proposta della sinistra di nominare premier la sua candidata, Lucie Castets, un’alta funzionaria fino a oggi sconosciuta e il cui nome è venuto fuori meno di un’ora prima dell’incontro presidenziale. “La domanda non è un nome. La domanda è quale maggioranza può essere ottenuta in Assemblea affinché un governo della Francia possa passare delle riforme, approvare un bilancio e far avanzare il Paese”, ha aggiunto. E se “nessuno può applicare il suo programma”, “né il nuovo Fronte popolare, né la maggioranza uscente, né la destra repubblicana”, “la responsabilità di questi partiti” è “di uscire in qualche modo” da questa prova, ha aggiunto Macron. “Tutte le democrazie europee lo fanno”.