La donna è sparita a maggio da San Sperate, nel Sud Sardegna. Il marito è indagato per omicidio aggravato e occultamento di cadavere: “Aveva già un’altra e voleva separarsi, ma temeva di perdere la casa”.
Cagliari – Sono poche cose, ma potrebbero consentire una svolta nel caso di Francesca Deidda, la 42enne scomparsa da maggio a San Sperate, nel sud Sardegna. Alcuni indumenti ed effetti personali della donna sono stati trovati nel corso dell’ampio rastrellamento nella zona compresa tra Sinnai e San Vito, nel punto in cui la cella del suo telefonino si è agganciata per l’ultima volta. Gli abiti e gli oggetti si trovavano a pochi passi dal ponte romano. L’area è stata subito transennata ed è stato chiesto l’intervento degli specialisti del Ris di Cagliari per i rilievi.
Francesca Deidda è sparita nel nulla da maggio e secondo la Procura di Cagliari sarebbe stata uccisa dal marito, Igor Sollai, 43 anni. L’uomo è già stato fermato lunedì 8 luglio scorso con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere ed è attualmente in carcere. Il giorno dopo l’arresto, il fratello della donna, Andrea, aveva lanciato un appello via social al cognato, chiedendogli di confessare dire la verità e di smettere di negare l’evidenza.
Sollai dal canto suo continua a professarsi innocente e ripete che la moglie si è allontanata volontariamente da casa: “Voleva prendersi un periodo di riflessione”, ha detto agli inquirenti. Tra gli elementi che hanno portato in carcere l’autotrasportatore 43enne ci sono le incongruenze nelle sue dichiarazioni ma anche il pericolo di fuga: l’uomo ha parenti in Olanda e ultimamente avrebbe avuto ripetuti contatti con loro. Sollai oltretutto aveva già una relazione con un’altra donna: avrebbe voluto separarsi dalla moglie, ma temeva di perdere i beni, tra cui la casa di San Sperate, che aveva in comune con Francesca.
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