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Forma Urbis, torna visibile la spettacolare pianta di Roma voluta da Settimio Severo

Apre oggi a Roma il Parco Archeologico del Celio: all’interno il nuovo Museo della Forma Urbis, ricco di epigrafi e reperti.

Roma – Una meravigliosa mappa marmorea originale della Roma Antica presentata in modo da essere perfettamente leggibile e una sorprendente collezione di materiali epigrafici e architettonici inseriti in uno scenario mozzafiato. È quanto si potrà vedere da oggi con l’apertura al pubblico del Parco Archeologico del Celio e del nuovo Museo della Forma Urbis, ospitato al suo interno.

Parco e Museo – la cui apertura si deve a una serie di interventi condotti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale – sono parte di un vasto progetto di valorizzazione dell’intera area del Celio, inquadrata in seno al più ampio programma di riqualificazione del Centro Archeologico Monumentale (CArMe) voluto da Roma Capitale.

L’interno del nuovo Museo della Forma Urbis

Il Parco Archeologico del Celio occupa il settore settentrionale del colle, un’area verde orientata verso il Colosseo e all’interno della quale sussistono importanti evidenze archeologiche, come le fondazioni perimetrali del tempio del Divo Claudio. Grazie al recupero degli edifici presenti nell’area, la Casina del Salvi e l’ex Palestra della Gil, e alla sistemazione del contiguo giardino archeologico, in cui sono stati organizzati per nuclei tematici una grande quantità di materiali epigrafici e architettonici di grandi dimensioni delle collezioni dell’ex Antiquarium Comunale, provenienti dagli scavi di Roma di fine Ottocento, i visitatori avranno una nuova straordinaria opportunità per approfondire la conoscenza della Roma antica.

La “restituzione” al pubblico del giardino è il primo passo di un programma che, grazie agli interventi giubilari, porterà all’allestimento completo dei reperti e all’apertura al pubblico della Casina del Salvi, che tornerà ad avere la sua funzione originaria di coffee-house e al contempo ospiterà anche una delle nuove Aule Studio di Roma.

Fiore all’occhiello del Parco, ospitato nell’edificio dell’ex Palestra della Gil, è il nuovo Museo della Forma Urbis, che custodisce i frammenti rimasti della celebre Forma Urbis Romae, la gigantesca pianta marmorea della Roma antica incisa tra il 203 e il 211 d.C. sotto l’imperatore Settimio Severo. Si tratta di una delle più rare e importanti testimonianze della città antica che i visitatori torneranno ad ammirare dopo quasi un secolo. L’ultima esposizione complessiva degli originali è stata infatti realizzata tra il 1903 e il 1924 nel giardino del Palazzo dei Conservatori; poi, fino al 1939 alcuni nuclei significativi sono stati visibili nell’Antiquarium del Celio.

L’area del Campo Marzio sulla Forma Urbis

La Forma Urbis era esposta originariamente sulla parete di un’aula nel Foro della Pace che fu in seguito inglobata dal complesso dei SS. Cosma e Damiano nell’area del Foro Romano. Era incisa su 150 lastre di marmo applicate alla parete con perni di ferro e occupava uno spazio di circa 18 metri per 13.

Dopo la scoperta nel 1562, molti frammenti della grande mappa marmorea andarono perduti, mentre alcuni sono stati fortunosamente ritrovati nel corso del tempo. Oggi resta circa un decimo del totale della pianta originale, che dal 1742 è parte delle collezioni dei Musei Capitolini.

Il nuovo allestimento consente ora una piena fruizione della pianta marmorea, favorendone la leggibilità. Sul pavimento della sala principale del museo sono infatti collocati i frammenti della Forma Urbis sovrapposti, come base planimetrica, alla Pianta Grande di Giovanni Battista Nolli del 1748.

Gli spazi interni dell’edificio museale ospitano anche parte del materiale architettonico e decorativo dell’ex Antiquarium Comunale.

Rilievo con ritratti di coniugi defunti da villa Celimontana (Parco archeologico Celio)

Il Parco Archeologico del Celio si può visitare tutti i giorni a ingresso gratuito. Il Museo della Forma Urbis resta invece chiuso il lunedì e prevede un biglietto d’ingresso, salvo per i possessori della MIC Card che possono accedere gratuitamente anche allo spazio museale. I servizi museali sono a cura di Zètema Progetto Cultura.


INFORMAZIONI

Parco Archeologico del Celio e Museo della Forma Urbis
Viale del Parco del Celio 20 – Viale del Parco del Celio 22 – Clivo di Scauro 4.
Orari
Il Parco Archeologico del Celio è aperto tutti i giorni dalle 7.00 alle 17.30 (ora solare) e dalle 7.00 alle 20.00 (ora legale). Chiuso il 25 dicembre e il 1° maggio.
Il Museo della Forma Urbis è aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 16.00 (ultimo ingresso un’ora prima). Chiuso il lunedì, 25 dicembre, 1° maggio.
Per maggiori informazioni: 060608 (tutti i giorni ore 9.00-19.00) – www.sovraintendenzaroma.it

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