Foibe, ok del Consiglio dei ministri per la creazione del Museo del Ricordo

Approvato il disegno di legge che istituisce il museo in omaggio alle vittime della persecuzione titina e del tragico esodo di istriani, fiumani e dalmati. La sede sarà a Roma: “La memoria è di tutta la nazione”.

Roma – A pochi giorni dalla Giornata del Ricordo (10 febbraio), è stato approvato il disegno di legge che istituisce il Museo del Ricordo delle Foibe. La proposta, della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha ricevuto il via libera ieri dal Consiglio dei ministri per una struttura che avrà il compito di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati” imposto dopo la seconda guerra mondiale dal nuovo governo jugoslavo comunista di Josip Broz Tito (1892 – 1980).

La nave Toscana durante l’abbandono di Pola (1947)

Il Museo avrà sede a Roma e dovrà anche ricostruire e narrare la storia degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e della più complessa vicenda del confine orientale italiano. Lo stanziamento complessivo ai fini dell’istituzione e dell’allestimento è di 8 milioni di euro per il triennio 2024-2026.

“La realizzazione del Museo è un dovere storico verso gli esuli istriani, fiumani e dalmata che hanno subito la dittatura comunista di Tito. Queste tragedie non devono essere dimenticate” ma “conosciute dalle nuove generazioni”, ha spiegato Sangiuliano.

Recupero di resti umani dalla foiba di Vines, località Faraguni, presso Albona d’Istria negli ultimi mesi del 1943.

Per la sua istituzione il disegno di legge approvato prevede che siano impiegati in totale 8 milioni di euro (di cui 3 nel 2024, 3 nel 2025 e 2 nel 2026) e per il suo funzionamento è prevista una spesa annua di 50mila euro. Per gestire il Museo sarà costituita dal ministero della Cultura una Fondazione, partecipata, oltre che dal Mic, a cui spetterà anche la vigilanza, dalla Regione Lazio e altri soggetti pubblici e privati.

La scoperta dell’ingresso di una Foiba in Friuli Venezia Giulia nel secondo dopoguerra.

Il museo sarà a Roma e non a Trieste o in Friuli Venezia Giulia per porre simbolicamente nella Capitale il ricordo della tragedia dell’esodo del popolo giuliano-dalmata come patrimonio di tutta la nazione.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa