FISHER F44: UN METAL “ACCENDI E VAI” MA DI ALTA QUALITA’
Di nuovo con voi!
E’ con piacere che andremo ad esporvi la recensione del F44 di casa Fisher.
INTRODUZIONE AL METAL
L’ F44 è uscito insieme al F11 e al F22 e, tra questi, è quello più performante e con più features.
L’F44 si assembla molto velocemente: la prima sensazione è quella di maneggiare una piuma. Un solo Kg di peso e bilanciato ottimamente, A nostro parere questa è una caratteristica molto importante in un metal e spesso viene sottovalutata. Altra peculiarità difficile da trovare in un metal di questa fascia di prezzo (ma anche in metal di fascia superiore, a dire il vero) è il box impermeabile (badate bene che abbiamo scritto impermeabile e non immergibile!). Ciò permette di non dover emulare Usain Bolt in cerca di un riparo in caso di pioggia e, per chi vuole, di continuare tranquillamente a spazzolare.
La piastra è qualcosa di nuovo: una concentrica ellittica triangolare da 11”. L’asta è del tipo a S, simil Gold Bug.
Confezione: questo metal funziona con due sole batterie AA. Sì, avete capito bene, due sole batterie AA! Con due buone batterie alcaline la durata è di 25/30 ore, niente affatto male! Con le ricaricabili si scende un po’ e con l’utilizzo della retroilluminazione la vita delle batterie si accorcia ulteriormente.
Tutte le impostazioni personalizzate rimangono in memoria e, quindi, permangono anche dopo lo spegnimento del metal: quando andremo a riaccenderlo ritroveremo le nostre amate impostazioni. Se volessimo tornare poi a quelle di fabbrica basta pigiare due pulsanti contemporaneamente ed il gioco è fatto. Anche questa è una caratteristica che manca in molti Metal.
CARATTERISTICHE E FUNZIONI PRINCIPALI
L’F44 è un metal motion che può operare in modalità All Metal oppure in modalità discriminazione. Opera ad una frequenza di 7.69 Khz. Il display si presenta chiaro, intuitivo e funzionale.
L’F44 ha preimpostati 4 programmi + 1:
Jewelry = è discriminato il ferro.
Coin = è discriminato il ferro ed i segmenti 2 e 4 (parleremo più avanti di questi segmenti o gruppi).
Artifact = non è discriminato nulla – opera in disc 0.
A/M = All Metal che opera con un solo tono proporzionale per tutte le categorie (V.C.O.).
Custom = modalità completamente personalizzabile.
Tutte le modalità sono poi ulteriormente personalizzabili attraverso il notch ed ogni modifica viene memorizzata anche dopo lo spegnimento del metal detector; come detto, si tratta di una caratteristica importante che molti metal detector non hanno.
Per capire meglio la differenza tra queste modalità bisogna porre l’attenzione alla barra della conduttività posta in alto orizzontalmente sul display. Quella per intenderci strutturata in questo modo: Fe 2 3 4 5 6 7 8 9.
Il metal divide in gruppi i vari target a seconda della conduttività. Le varie modalità, quindi, discriminano o meno alcuni gruppi e con il notch possiamo intervenire personalizzando la modalità e andando ad escludere ulteriori gruppi o a reinserirne altri.
Il volume è regolabile da 0 a 20. Possiamo inoltre regolare il volume del ferro. Non sono due regolazioni completamente dissociate ma si intendono in maniera complementare, come per l’F19.
Nei primi 9 punti si alza progressivamente e contemporaneamente sia il volume del non ferroso che quello del ferro. Alla regolazione 10 il tono del NON ferro sarà al massimo e quello del ferro a zero;
dal punto 11 crescerà nuovamente il volume del ferro progressivamente fino al 20 ed il volume del NON ferro rimarrà sempre al massimo.
Oltre al volume possiamo regolare la sensibilità su una scala da 1 a 20.
Il bilanciamento può avvenire in maniera “semi-automatica”, premendo l’apposito tasto e facendo le classiche “pompatine” sul terreno oppure in maniera completamente manuale, con i tasti + e –. Ad aiutarci a mantenere il metal detector bilanciato abbiamo anche due interessanti indicatori che ci dicono quando la fase del terreno è cambiata e quindi il metal necessita di un nuovo bilanciamento.
Per quanto riguarda i suoni, a secondo della modalità che stiamo utilizzando avremo una differenziazione tra i vari gruppi.
Tra le predefinite, quella che personalmente preferisco è “Artifact”:
Fe = suono basso;
da 2 a 5 = suono medio;
da 6 a 9 = suono alto.
Una funzione importante è quella che ci permette, in modalità Custom, di personalizzare a piacimento l’abbinamento dei suoni con i vari gruppi, potendo scegliere tra V.C.O – Basso – Medio Basso – Medio – Alto.
La retroilluminazione è impostabile in 5 gradazioni di intensità, più aumenta più tende al rosso.
Per la profondità abbiamo un indicatore a sei segmenti impostato su un oggetto delle dimensioni di una moneta.
E’ presente inoltre un indicatore per la mineralizzazione del terreno, anche questo a sei segmenti.
La qualità della tensione delle batterie è evidenziata da un’icona che rappresenta, appunto, una batteria a tre segmenti, più uno di contorno lampeggiante (quando la batteria è prossima ad abbandonarci).
Ora viene il bello: non ci resta che metterlo alla prova con qualche test e soprattutto in ricerca vera!
TEST IN ARIA + COMPARZIONE
Per prima cosa abbiamo fatto qualche test in aria, sempre nell’attesa di poter effettuare un po’ di ricerca vera. Qui di seguito vi riportiamo i risultati ottenuti, messi a confronto con quelli di altri metal teoricamente di pari livello (anche se l’F5 è probabilmente superiore rispetto agli altri, ma lo avevamo a disposizione).
Tutti i metal erano settati in modalità discriminazione ma con DISCRIMINAZIONE 0.
In All Metal F44/Delta/F5 avrebbero spuntato sicuramente misure superiori.
Abbiamo optato per questa configurazione perché a nostro parere è la migliore in ricerca vera, per questi strumenti (l’EuroAce non ha questa distinzione).
Come potete notare nelle prove in aria, l’F44 se la cava più che egregiamente.
TEST VARI
Qui di seguito riporto alcun brevi test effettuati in attesa di poter fare un’uscita in ricerca vera.
I chiodi utilizzati sono tutti rigorosamente arrugginiti e grossi, e la moneta è 50 centesimi di euro.
Ecco gli esiti:
TEST DI PROFONDITA’
Abbiamo provato ad interrare 50 centesimi di euro per avere una prova indicativa di profondità. Il metal era impostato in modalità “Artifact” (Discriminazione 0), perché pensiamo sia la migliore in ricerca vera per questo metal detector. Probabilmente in All Metal potrebbe spuntare anche risultati migliori in termini di sola profondità.
Il terreno lo definiremo a media/bassa mineralizzazione. Ground a 61.
La moneta viene rilevata perfettamente sia come suono che come ID a 15 cm. Aumentando la profondità a fino a 20 cm avremo sempre un suono buono, ma con un innalzamento progressivo dell’ID. Perdiamo il segnale intorno ai 25 cm.
TEST IRON MASKING
Abbiamo provato a fare un test per vedere come si comporta il Fisher F44 con l’Iron Masking.
Questo è il tallone d’Achille anche per alcuni metal di fascia ben superiore e per quasi tutti gli entry level.
Abbiamo posizionato la moneta a circa 13 cm di profondità. All’incirca sulla stessa linea abbiamo interrato un chiodo a circa 3 cm di profondità. Purtroppo in questo caso la moneta viene mascherata. Abbiamo un ID decisamente ferroso e qualche “spizzata” di suono buono tra i vari brontolii ferrosi. Pensiamo che arrivando su quel target in ricerca vera difficilmente andremo a scavarlo. Se spostiamo di lato il chiodo di una decina di cm otteniamo la rilevazione della moneta con suono buono e ID ferroso. Altri 2/3 cm ed anche l’ID diventa buono
RICERCA SUL CAMPO
Abbiamo portato il Fisher F44 su alcuni praticelli per testarne l’effettivo valore in ricerca vera.
Il metal è veramente leggerissimo e ben bilanciato e non stanca il braccio in nessun modo. Sembra di portare una piuma. Questo nonostante la buona robustezza dei materiali.
L’asta non ha incertezze tra i pezzi assemblati e conferisce ottimo equilibrio. Manca la fascia sul bracciolo alla quale siamo abituati e questo un po’ ci ha dato fastidio, ma solo per nostra abitudine, perché, vista la leggerezza e l’ottimo bilanciamento, in questo caso la fascia è veramente superflua.
Il display risulta delle giuste dimensioni, con indicatori chiari e ben visibili. Il VDI è grande, al centro dello schermo. Forse risaltano troppo poco le differenti modalità e le impostazioni di sinistra quando andiamo ad evidenziarne una. Una marcatura più decisa probabilmente non avrebbe guastato. Abbiamo provato il Display anche durante le ore notturne e l’illuminazione è veramente ottima. In questo caso nulla da eccepire.
Volendo il display può essere staccato dall’asta in maniera molto semplice, togliendo solo un paio di viti. Non ne vediamo la necessità, considerata l’estrema leggerezza, ma è comunque un’opzione possibile. Forse potrebbe essere utile per andare in acqua, se si dimostrasse stabile ed affidabile anche in questo contesto, che purtroppo non abbiamo potuto testare.
Il volume del NON ferroso, a nostro parere, va tenuto al massimo o quasi. Ci siamo trovati bene con il volume alto, che permette comunque una ricerca discreta, anche senza l’ausilio delle cuffie.
Con il G2 non abbiamo la possibilità di regolare il volume del ferro, ma abbiamo trovato questa opzione veramente molto utile, perché tenere il volume del ferro un po’ più basso, di 4/5 punti almeno, aiuta in ricerca a stanare i target buoni.
A proposito di cuffie: l’F44 ha un Jack cuffie 1/4 con una pratica copertura in gomma per quando non le utilizziamo.
L’F44 va bilanciato in all metal ed il bilanciamento risulta molto semplice e rapido: poche pompatine sul terreno, il valore si stabilizza ed il gioco è fatto. Anche con il bilanciamento manuale il tutto risulta molto semplice e preciso. Basta selezionare Groud nel menu e pigiare sui tasti + e – per intervenire sull’impostazione del Ground. Se il bilanciamento poi dovesse non essere più funzionale alla nostra ricerca per un cambiamento del terreno, due indicatori ci suggeriranno di rieffettuare o correggere il bilanciamento del metal. Gli indicatori sono molto intuitivi perché sono rappresentati da una freccetta verso il basso ed una verso l’alto. Quella verso il basso si illumina e lampeggia quando la condizione della fase del terreno è più bassa dell’impostazione del bilanciamento e quella verso l’alto nel caso contrario. L’appunto che possiamo portare a questo sistema è che abbiamo avuto l’impressione che basti veramente poco perché questi indicatori entrino in funzione e, quindi, nella maggior parte dei casi, abbiamo preferito proseguire ignorandoli. Sicuramente per un cercatore perfezionista potrebbe essere utile, ma intervenire ogni volta rende la ricerca troppo frammentata. Comunque si tratta di una questione di preferenze: in fondo l’indicazione c’è, ma poi noi possiamo decidere se intervenire o meno e quindi, di base, è una funzionalità aggiuntiva.
Spazzolando in all metal l’F44 risulta decisamente più nervosetto e difficile da domare. Inoltre ha un unico suono di tipo V.C.O. (proporzionale alle dimensioni e profondità dell’oggetto rilevato) per tutti i metalli. In all Metal la sensibilità va abbassata per poter avere una ricerca tranquilla e stabile. Personalmente preferiamo questo tipo di ricerca, ma c’è chi porta i metal detector al limite, provando a domare questi nervosismi.
Se invece passiamo alla modalità discriminazione il metal risulta perfettamente stabile e con falsi segnali praticamente assenti. Possiamo pure portare la sensibilità al massimo ed il metal si mantiene docile ed efficiente.
La modalità che preferiamo è quella “Artifact”, nella quale non viene discriminato nulla e i suoni sono tre a seconda del target (vedi caratteristiche e funzioni principali sopra descritte).
In questa modalità, pur non discriminando nulla, la ricerca è rilassante ma anche proficua: spazzolare in queste condizioni è un vero piacere
L’F44 ha una rilevazione di profondità più che buona e si dimostra efficace anche in aree dove è presente molta spazzatura o ferro in gran quantità.
I terreni nelle nostre zone sono disseminati di ferraglia e spesso è presente molto trash ed i prati in cui abbiamo portato il Fisher F44 fanno parte di questa categoria. Dobbiamo dire che il metal si è comportato egregiamente, permettendoci di rilevare parecchi target buoni.
Solitamente le concentriche fanno un po’ più di fatica rispetto a quelle a doppia D per via della forma molto più stretta del campo elettromagnetico di queste ultime.
Non sappiamo se la forma della piastra possa influire sulla separazione dei target (la nostra impressione è che lo faccia) ma questo metal si districa molto bene fra i vari segnali. Sarebbe forse interessante vedere se cambia qualcosa con una concentrica normale, per capire meglio e più approfonditamente la bontà di questa nuova piastra. Oppure con una piastra doppia DD per un ulteriore raffronto.
L’indicatore VDI è molto preciso e stabile, soprattutto nei primi 15/17 cm. Poi inizia ad essere un po’ più ballerino. Scendendo, anche se il VDI diventa più instabile, i suoni rimangono sempre piuttosto precisi. Quindi, a queste profondità, bisogna tendere bene l’orecchio e, visto che solitamente la prima discriminante in ricerca vera è il suono, diremo che il comportamento di questo metal detector difficilmente ci farà perdere target da lui rilevabili. In questo senso è molto utile la possibilità di customizzare i vari gruppi come meglio crediamo, con i 4 suoni a disposizione.
Il pinpointer è preciso e ci permette di centrare l’obiettivo in maniera assolutamente veloce ed efficace, facendo buche di dimensioni minime. Inoltre lo si raggiunge comodamente con il pollice, senza dover modificare l’impugnatura (in alcuni metal purtroppo non è così).
Abbiamo spazzolato anche su erba bagnata ed il metal mantiene perfettamente la propria stabilità. Alcuni entry level patiscono un po’ questo fattore emettendo falsi segnali.
La stabilità viene mantenuta anche quando andiamo ad impattare erbacce un po’ più consistenti e robuste o a scontrare la piastra contro i vari ostacoli presenti sul campo. Altri entry level, ad esempio quelli di colore giallo, in queste situazioni tendono a scampanellare tutto il “Fra Martino Campanaro”.
CONCLUSIONI
In conclusione il nostro parere è che questo Fisher F44 sia un metal detector ben riuscito. Soprattutto per la fascia in cui si colloca ci pare ottimo (vi prego di tener sempre ben presente che tutte le impressioni raccontate sono legate alla fascia in cui va a collocarsi questo metal detector: tra gli “entry level”).
E’ un metal “accendi e vai”, ma in realtà lo definiremmo, se ci passate il termine, un “Entry Level Superior”, perché ha prestazioni superiori rispetto ai soliti entry level e tante caratteristiche che spesso non sono contemplate in questa fascia di prodotto. Come ad esempio la retroilluminazione, il fatto che sia impermeabile, la novità della piastra concentrica ellittica triangolare da 11”, la circostanza che tutte queste funzionalità siano permesse da due sole batterie AA, il volume del ferro, la leggerezza.
Oltre a queste caratteristiche ci teniamo a sottolineare la notevole stabilità e precisione del metal.
Si tratta quindi di una nuova e validissima alternativa, se non addirittura di un nuovo punto di riferimento per chi sta cercando un metal di questa fascia e per chi vuole iniziare con un metal facile, un accendi e vai, ma equipaggiato con tante belle cosine, che lo rendono superiore ad altri modelli, a nostro parere, ormai, un po’ troppo datati,
Un’ultima cosa: vista l’estrema leggerezza, lo troviamo particolarmente indicato anche per fanciulle un po’ meno forzute.
Ringraziamenti
Ci tengo a ringraziare:
Geotek Center S.r.l., nella persona del Sig. Giorgio; persona cordialissima e disponibilissima, che ha concesso il FISHER F44 in prova, permettendoci, in totale libertà e trasparenza, di scrivere queste considerazioni;
Smart Metal detecting per aver contribuito alla recensione.
Alla prossima recensione.