L’ex direttore degli Uffizi ufficialmente in campo: lo storico dell’arte e funzionario tedesco naturalizzato italiano fa tremare il Pd.
Firenze – Dagli Uffizi alla poltrona di primo cittadino di Firenze. Eike Schmidt scioglie la riserva e rompe gli indugi. Sarà lui a correre per il centrodestra che da mesi lo corteggiava per arrivare a meta. E ora il colpaccio è stato incassato. Una candidatura che sbanca, tanto che ci sarebbe anche l’appoggio di Matteo Renzi e Italia Viva. L’ex direttore degli Uffizi, storico dell’arte e funzionario tedesco naturalizzato italiano, ha detto sì.
Schmidt annuncia dunque la propria candidatura a sindaco di Firenze, per la soddisfazione del centrodestra compatto nel sostenerlo e un sentimento misto tra irritazione e preoccupazione palpabile in tutta la variegata e chiassosa sinistra fiorentina. “Oggi 6 aprile non solo celebriamo il compleanno di Raffaello Sanzio ma sciolgo la riserva e mi candido”, ha annunciato ieri mattina il 56enne originario di Friburgo, attuale direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte e fino a pochi mesi fa guida degli Uffizi che ha portato a numeri record.
La prossima settimana sarà a Napoli, chiederà l’aspettativa ben prima dei termini di legge di 45 giorni (si vota 8-9 giugno) per poi buttarsi nella campagna elettorale, “da metà mese sarò al 100% sul campo a Firenze”. Città alla quale lo lega un legame antico: “Sono arrivato negli anni ’80, ci ho vissuto per il mio dottorato sul collezionismo dei Medici negli anni ’90. Grazie a Firenze che mi ha accolto, ho conosciuto anche mia moglie Roberta”.
Ma poi dopo il bel preambolo, parte con le repliche alle invettive sinistre: “Lo slogan della mia campagna elettorale? È una cosa superficiale, la cosa importante è il programma. So che c’è una candidata sindaca indicata in maniera monarchica dall’alto”, cioè Sara Funaro, attuale assessore al sociale di Palazzo Vecchio, “indicata 8 mesi fa, che sul suo sito web non ha ancora pubblicato il programma. Mi sto chiedendo cosa abbia fatto in questi 8-9 mesi. Le alleanze elettorali nel centrosinistra? Sono una telenovela”, riferendosi, oltre alla Funaro, a Stefania Saccardi in corsa per Italia viva, Cecilia Del Re con Firenze democratica, la lista di Tomaso Montanari (altro accademico con cui gli screzi sono frequenti) e Dmitrij Palagi per la sinistra radicale.
E ancora risponde alle tensioni della sinistra che aleggiano sulla sua candidatura: “Io candidato paracadutato? Assurdità”, riferendosi alle accuse dei “compagni” che bollano come incompatibile la scelta di correre per Firenze con la poltrona comunque assicurata a Napoli, “il Pd in queste settimane mi ha fatto pubblicità gratuita con oltre 50 comunicati stampa ed alcuni meme che sono diventati virali. Forse dovrei spiegare a tutti quanti che non sono il candidato del Pd, né contro il Pd ma mi candido per i fiorentini”.