Firenze – Nuovo blitz dei giovani attivisti ambientali di ‘Ultima Generazione’. Gli attivisti hanno attaccato delle fotografie riguardante l’alluvione di Campi Bisenzio sulla celeberrima “Nascita di Venere” di Sandro Botticelli. L’opera, per fortuna, è protetta da un vetro infrangibile e non è successo nulla, ma chiaramente immediato è stato il clamore mediatico.
Tra lo stupore dei turisti che affollavano il museo i giovani attivisti hanno pronunciato slogan ambientalisti e letto un comunicato di rivendicazione dell’azione. Dopo una decina di muniti sono intervenuti i carabinieri, che hanno identificato i due e li hanno portati via.
L’azione è stata rivendicata e spiegata dagli attivisti in un comunicato stampa. Eccone alcuni paragrafi. “Oggi, la Nascita della Venere di Botticelli è stata ricoperta di immagini delle alluvioni di Campi Bisenzio, attaccate con scotch di carta alla teca del quadro. A farlo sono stati Giordano (Cavini Casellini, ndr) e altri due cittadini aderenti alla campagna ‘Fondo Riparazione’, promossa da Ultima Generazione. Recandosi alle Gallerie degli Uffizi, Giordano ha violato l’obbligo di dimora, a cui è sottoposto in seguito a un blocco stradale, dal 8 dicembre 2023. Un’azione di disobbedienza civile nonviolenta molto semplice per cui rischia gli arresti domiciliari, se non la custodia cautelare in carcere”.
“Sono Giordano, sono un padre di famiglia e operatore socio-sanitario. Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita. Oggi questo quadro simbolo di amore e bellezza si è trasformato mostrando la distruzione e il dolore che stiamo già vivendo a causa della crisi climatica. Il Governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l’acqua non sarà un problema quest’estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane. E anziché occuparsi di questi e veri problemi, fa leggi assurde per zuppe su del vetro. I nostri politici continuano ad opprimere le voci di chi chiede aiuto e di chi li richiama al loro dovere, con nuove leggi punitive cercando di spaventarci: non capiscono o non vogliono capire, che io sto già soffrendo, soffro per il futuro dei miei amici, soffro per il futuro delle persone che amo, soffro per il futuro di mia figlia”.