Fi: anche i membri del governo pagano 1000 euro, spuntano tesserati silver e gold

Dopo l’abolizione del finanziamento pubblico e la scomparsa del fondatore Berlusconi tutti devono contribuire alle casse del partito.

Roma – In tempi di magra post abolizione del finanziamento pubblico e dopo la scomparsa del fondatore Silvio Berlusconi tutti devono contribuire alle casse di Forza Italia. Il rischio morosi è sempre alto. E chi controlla l’organizzazione e il tesseramento del nuovo partito targato Antonio Tajani non ammette deroghe. Tant’è che non solo parlamentari e consiglieri regionali e comunali devono pagare un ‘obolo’ ma anche ministri, ‘vice’ e sottosegretari. Non solo: pure tra i semplici sostenitori ‘ritornano’ i tesserati ‘gold’ e spuntano quelli ‘silver’, che possono contribuire alla causa, rispettivamente, con oltre mille e 2mila euro.

Sfogliando l’ultimo bilancio, chiuso al 31 dicembre scorso, si scopre infatti, che alcuni importi dovuti per le adesioni sono cambiati in base al nuovo regolamento approvato dalla segreteria nazionale il 21 ottobre 2023. Andiamo con ordine. Se non sei un parlamentare, il costo minimo per iscriversi a Forza Italia è di 10 euro. La ‘quota’ aumenta e arriva fino a 2mila euro a seconda della ‘categoria’ di appartenenza: il ‘volontario azzurro giovane’ (dai 14 ai 28 anni) deve versare 10 euro; idem il ‘volontario azzurro senior’ (oltre 65 anni) e
il ‘volontario azzurro’, senza età; mentre il ‘sostenitore azzurro’ paga “dai 100 euro in poi”, fino a 500 euro, ‘quota’ che ti promuove ‘benemerito azzurro’.

Silvio Berlusconi

Se da 500 euro in poi sei un ‘benemerito’, puoi aspirare anche a diventare un tesserato ‘silver’ e ‘gold’ (due
‘categorie’ che nel precedente rendiconto non erano previste).
A ”partire da mille euro”, infatti, scrive il tesoriere azzurro Fabio Roscioli nella sua relazione gestionale, sei un ”sostenitore silver” e ”a partire dai 2mila euro” un “sostenitore gold”. Per quanto riguarda gli ‘eletti’, invece, resta confermato il contributo annuale di mille euro per eurodeputati, deputati senatori e consiglieri regionali, a cui si aggiungono (la vera novità) gli assessori regionali anche esterni e i membri del governo, ovvero ministri, ‘vice’ e sottosegretari.

Nel dettaglio, sindaci, presidenti di Consiglio comunale e assessori nei Comuni con elezioni amministrative a doppio turno sborseranno 50 euro piuttosto che 10 euro, mentre consiglieri comunali, sindaci, assessori nei Comuni con amministrative a turno unico, consiglieri circoscrizionali (compresi i consiglieri comunali nei Comuni con elezioni amministrative a doppio turno) dovranno pagare 30 euro invece di 10 euro. Nel 2023 le quote associative hanno registrato un incremento di 1 milione 104mila 408 euro rispetto al bilancio precedente, arrivando a un ammontare complessivo di 1 milione 356mila 066 euro.

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