Ferite, bassa velocità e liquido infiammabile sull’auto: la morte di Lucia Salcone resta un mistero

Tragico incidente o messinscena orchestrata dal marito? Autopsia e perizie sulla vettura non hanno risolto i dubbi degli inquirenti.

Foggia – Diverse le cose che non tornano nel giallo di Lucia Salcone, la 47enne di San Severo morta il 27 settembre in un incidente stradale, avvenuto sulla provinciale 13. Alla guida dell’auto c’era il marito della vittima, Ciro Caliendo, imprenditore vitivinicolo di 46 anni, indagato a piede libero per omicidio volontario. Un atto dovuto per fare chiarezza su un incidente che presenta diversi punti oscuri.

Dall’autopsia sarebbe emerso che i colpi alla testa subiti dalla donna sarebbero due e non uno come era trapelato in un primo momento. Inoltre la Fiat 500 procedeva ad una velocità intorno ai 40 km all’ora, una velocità bassa, che non avrebbe fatto aprire neppure gli airbag. Infine, dalla perizia svolta sulla carcassa della Fiat 500 nella quale è morta la donna, sono state isolate tracce di combustibile.

Per quanto riguarda le ferite riscontrate sulla testa della vittima, bisognerà chiarire se siano compatibili con l’incidente in cui la donna è morta carbonizzata, o se invece siano stati inferti prima dello schianto, in quest’ultimo caso l’inchiesta prenderebbe tutta un’altra direzione alimentando il sospetto che grava sul marito, uscito soltanto ferito dallo schianto, cioè che abbia messo in piedi una messinscena per coprire un omicidio.

Anche il liquido infiammabile rilevato dai periti è un elemento non secondario nel puzzle che si trovano a dover comporre gli inquirenti.  L’auto infatti era infatti alimentata a diesel. Se il combustibile trovato sulla vettura non fosse gasolio, ma ad esempio benzina o un altro liquido, si aprirebbero scenari inediti per le indagini. A condurre i nuovi accertamenti su questo punto sarà la polizia scientifica di Roma.

Infine, la velocità ridotta. Se verranno confermate le indiscrezioni trapelate sull’auto che al momento dell’impatto con l’albero procedeva intorno ai 30 km/h, tant’è che avrebbe riportato soltanto lievi danni e dopo l’urto non si sarebbero attivati neppure gli airbag, resta un mistero che cosa possa aver scatenato l’incendio che ha ucciso Lucia Salcone. Troppi i dubbi per poter archiviare la vicenda come un banale incidente.  

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