Ammazzò di botte Ilaria Maiorano, chiesta la conferma dell’ergastolo per Tarik El Ghaddassi

Il 43enne marocchino ha massacrato la moglie nella loro casa di Osimo (Ancona). La difesa: “Non voleva uccidere”. La sentenza d’Appello attesa per il 2 aprile.

Ancona – La Corte d’Assise d’Appello di Ancona dovrà decidere se confermare l’ergastolo per Tarik El Ghaddassi, accusato dell’omicidio brutale della moglie Ilaria Maiorano, avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 ottobre 2022 a Padiglione di Osimo (Ancona). La donna fu ammazzata di botte

L’uomo, 43 anni e di origine marocchina, è stato condannato in primo grado all’ergastolo l’11 giugno 2023, e oggi la Procura generale ha chiesto di confermare la pena massima, accogliendo anche la richiesta della parte civile, che rappresenta i familiari della vittima e le sue due figlie.

Il femminicidio si è consumato all’interno delle mura domestiche, in presenza delle due figlie minori della coppia. Tarik El Ghaddassi è accusato di omicidio volontario pluriaggravato, con aggravanti tra cui crudeltà e futili motivi e maltrattamenti pregressi, oltre alla presenza delle figlie minori durante il delitto e al fatto che l’omicidio è stato commesso mentre l’uomo era ai domiciliari.

Durante l’udienza d’Appello, la difesa dell’uomo ha tentato di ridimensionare l’accusa, sostenendo la tesi dell’omicidio preterintenzionale, ovvero un delitto senza la volontà di uccidere. Tuttavia, la gravità della violenza e le numerose aggravanti rendono poco plausibile questa versione per l’accusa.

L’udienza è stata aggiornata al 2 aprile, quando sono previste le repliche delle parti e la sentenza definitiva. Tarik El Ghaddassi – detenuto dal giorno dell’omicidio – resta in carcere in attesa del verdetto d’Appello.

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