Sentenza storica in Francia. Per quasi un decennio Gisèle è stata drogata a sua insaputa e costretta a subire abusi sessuali da decine di uomini, identificati grazie ai filmati girati dall’ex marito.
Parigi – E’ stato condannato dal tribunale di Avignone alla pena massima di 20 anni di reclusione per le gravissime e continuate violenze nei confronti della sua ex moglie, Gisèle Pelicot. Dominique Pelicot, 72 anni, è stato riconosciuto colpevole di aver drogato la moglie per anni somministrandole farmaci a sua insaputa, rendendola incosciente e consentendo a decine di uomini di abusare di lei. L’uomo ha anche filmato gli abusi, il che ha consentito agli inquirenti di identificare tutti i 50 responsabili degli stupri, anche loro condannati con pene che variano dai tre ai tredici anni di carcere. Una sentenza a suo modo storica per la Francia.
Le violenze, durate quasi un decennio, si consumavano principalmente nella casa della coppia a Mazan, in Provenza, e in altre località. Gisèle, con straordinario coraggio, ha scelto di rinunciare al diritto all’anonimato per far luce sulla terribile vicenda, permettendo che prove scioccanti fossero presentate pubblicamente durante il processo, durato oltre tre mesi. In aula è emersa l’orrenda realtà degli abusi e la relativa “normalità” : tra i partecipanti agli abusi, identificati nei video realizzati da Pelicot, figuravano uomini di diversa estrazione sociale, tra cui un militare, un giornalista e un infermiere.
L’indagine è partita nel 2020, quando Pelicot è stato sorpreso a filmare di nascosto alcune donne in un supermercato. Le successive indagini hanno consentito la polizia a scoprire l’archivio personale dell’uomo, contenente oltre 20mila immagini e video catalogati con precisione. Le prove raccolte non solo hanno permesso di condannare Pelicot, ma hanno anche rivelato l’entità dell’orrore subito da Gisèle e condotto all’arresto dei complici. E alla fine di questa scioccante e turpe vicenda.