Un italiano operava da anni come consulente senza abilitazioni. Coinvolta anche la moglie, indagata per riciclaggio.
Ravenna – Le Fiamme Gialle di Ravenna hanno smascherato un finto mediatore finanziario e agente immobiliare che da almeno cinque anni operava abusivamente nel settore, gestendo affari per milioni di euro.
Il sedicente consulente, in possesso di una regolare partita IVA, sottoscriveva contratti ed emetteva documenti fiscali, dando un’apparenza di piena legittimità alle sue attività. In realtà, secondo quanto accertato dagli investigatori su delega della Procura della Repubblica di Ravenna, non aveva alcuna abilitazione ufficiale.
Le indagini, condotte con perquisizioni, accertamenti bancari ed escussioni, hanno fatto emergere come l’uomo si rivolgesse in particolare a clienti stranieri con scarsa conoscenza della lingua italiana, chiedendo parcelle da migliaia di euro per servizi che avrebbero potuto ottenere gratuitamente rivolgendosi direttamente agli istituti di credito.
Il giro d’affari era imponente: circa 5 milioni di euro di finanziamenti gestiti, con proventi personali stimati in 260.000 euro, parte dei quali reinvestiti in acquisti immobiliari intestati al coniuge. Anche la moglie è ora indagata per riciclaggio e concorso nell’attività abusiva.
Il GIP del Tribunale di Ravenna ha disposto il sequestro preventivo dei profitti illeciti, mentre la Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna ha contestato le relative sanzioni amministrative per mediazione immobiliare abusiva.
L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto all’abusivismo bancario e finanziario, a tutela dei risparmiatori e della trasparenza del mercato.