HOME | LA REDAZIONE

False assunzioni per truffare l’Inps

Registi del raggiro un consulente del lavoro e il rappresentante legale di un patronato. Coinvolta un’azienda cinese.

Andria – I finanzieri hanno eseguito due misure cautelari nei confronti di un consulente del lavoro e del rappresentante legale di un patronato, indagati per il reato di truffa ai danni dell’INPS, sequestrando denaro contante pari al profitto del reato, che ammonta a 63.000 euro. I due non potranno esercitare le proprie attività professionali ed imprenditoriali per un anno.

Le attività di indagine, eseguite dalle fiamme gialle con la collaborazione degli ispettori dell’INPS, hanno fatto emergere un giro di assunzioni fittizie da parte di una ditta cinese e di contestuali richieste di NASPI, la nuova assicurazione sociale per l’impiego. I due professionisti offrivano la necessaria copertura alla frode mediante il perfezionamento della procedura finalizzata al conseguimento delle indebite indennità o tramite la gestione di soggetti artificiosamente assunti, i quali venivano opportunamente istruiti sui comportamenti da tenere in caso di controlli o ispezioni dell’INPS, assicurando loro la disponibilità di una strategia difensiva ad hoc.

Sequestrati dalla Gdf 63mila euro

In talune ipotesi è emerso addirittura che i “falsi dipendenti” assunti presso l’impresa cinese in realtà prestavano la loro attività lavorativa, totalmente in nero, presso altri soggetti economici. Sette sono i soggetti che hanno indebitamente beneficiato delle “consulenze” offerte dai due professionisti, in grado di influenzare l’operatività dei CAF e dei Patronati. E’ tuttora al vaglio la posizione fiscale dei professionisti, al fine di sottoporre a tassazione i proventi illecitamente ottenuti e non dichiarati.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa