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Falò per bruciare rifiuti pericolosi: discarica abusiva da 1.200 mq

È stata sottoposta a sequestro preventivo un’estesa area rurale nelle vicinanze del quartiere Zen a Palermo. Il vasto territorio agricolo era stata adibito a discarica abusiva di rifiuti speciali e pericolosi.

Palermo – L’attività nasce a seguito del quotidiano controllo aereo eseguito dagli equipaggi della Sezione Aerea di Palermo che notavano un’insolita colonna di fumo che si innalzava nei pressi del Velodromo Paolo Borsellino. Attraverso il sistema di videoripresa ad alta risoluzione in dotazione ai mezzi aerei delle Fiamme Gialle, veniva individuato un vasto appezzamento di terreno nonché la presenza di due soggetti che spostavano rifiuti potenzialmente pericolosi.

Nell’immediatezza intervenivano alcune pattuglie del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo che, supportate dal personale dell’A.R.P.A., perimetravano un’area estesa circa 1.200 mq contaminata dalla presenza di cumuli di materiali edili, scarti plastici e legnosi, pneumatici e lastre di eternit, spegnendo altresì un focolaio nel quale stavano ardendo pannelli di vetroresina e legno. Gli operanti procedevano quindi a sottoporre a sequestro preventivo tutta la zona contaminata nella quale si stava tentando di smaltire i rifiuti dandoli alle fiamme, rendendoli in tal modo ancor più nocivi a causa della liberazione nell’ambiente delle polveri da combustione.

Il quartiere ZEN è circondato da rifiuti.

I due soggetti trovati sul luogo sono stati identificati e segnalati all’Autorità giudiziaria per violazione agli articoli 192 e 256 bis del codice dell’ambiente in ragione dell’abbandono e deposito incontrollato di rifiuti nonché dell’illecita combustione degli stessi. L’attività posta in essere conferma il modo in cui il Corpo della Guardia di Finanza sia in grado di coniugare le esigenze operative con la sensibilità verso i temi della ecosostenibilità dell’ambiente. L’intervento descritto infatti è espressione della sinergia che lega la componente territoriale con il comparto aeronavale nell’impegno a contrastare l’illecito smaltimento di rifiuti e l’individuazione delle collegate violazioni di natura economico finanziaria.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato disposto sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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