Ex assessore uccise immigrato in piazza a Voghera, il giudice: fu omicidio

Per il magistrato l’imputazione è sbagliata, non è eccesso colposo di legittima difesa. Gli atti del processo trasferiti alla Procura.

Pavia – Il giudice Valentina Nevoso ha trasferito alla Procura gli atti del processo dell’ex assessore leghista alla Sicurezza, Massimo Adriatici, ritenendo che debba essere giudicato per omicidio volontario. Adriatici è accusato di eccesso colposo in legittima difesa per la morte di Youns El Boussettaoui, il senzatetto marocchino di 39 anni, ucciso da un colpo di pistola sparato da Adriatici in piazza Meardi a Voghera la sera del 20 luglio 2021.  

Secondo il giudice, l’imputazione di “eccesso colposo di legittima difesa”, formulata dalla Procura è sbagliata. Ci sono gravi, precisi e concordanti indizi di omicidio a carico di Adriatici quantomeno col dolo eventuale“, ha detto il magistrato leggendo una lunga ordinanza. Nella requisitoria il pm aveva chiesto per Adriatici una condanna a tre anni e sei mesi. Il pubblico ministero ha riconosciuto che l’ex assessore aveva il diritto di difendersi dall’aggressione di El Bossettaoui, ma non sparando. Adriatici avrebbe potuto adottare soluzioni meno violente.

I fatti risalgono alla sera del 20 luglio 2021: al culmine di una lite, il colpo esploso dalla pistola dell’allora assessore leghista alla sicurezza uccide il senzatetto marocchino, che gravato da problemi mentali e dipendenze, aveva dato qualche problema in città.

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