Mercoledì 4 dicembre al Teatro Sociale il musicista festeggia i 25 anni dall’uscita del primo disco nella città natale.
Busto Arsizio (VA) – Si concluderà con un evento speciale, una sorta di bis fuori programma reso possibile grazie al contributo del Comune di Busto Arsizio (Va), la rassegna Eventi in Jazz, organizzata nel Varesotto dall’associazione Area 101 APS con la direzione artistica di Mario Caccia, che quest’anno ha visto la partecipazione di musicisti del calibro di Eugenio Finardi, Giovanni Falzone, Tino Tracanna, Andrea Andreoli, Roberto Olzer, Salvatore Bonafede, i Mandolinisti Bustesi, la Verdi Jazz Orchestra diretta da Pino Jodice ed Emanuele Cisi: mercoledì 4 dicembre, infatti, il Teatro Sociale Delia Cajelli di Busto Arsizio ospiterà l’esibizione del Max De Aloe Quartet a 25 anni di distanza dalla pubblicazione del primo cd (“La danza di Matisse”, realizzato per la Splasc(h) Records) del leader del gruppo. Il live inizierà alle ore 21 (ingresso libero con libera donazione).
Originario di Busto Arsizio, dove ha visto per 38 anni (ora abita da Gallarate), Max De Aloe è uno più apprezzati armonicisti e fisarmonicisti della scena jazz italiana e guida il suo quartetto (completato da Roberto Olzer al pianoforte, Marco Mistrangelo al contrabbasso e Nicola Stranieri alla batteria) da 18 anni, con diversi album e centinaia di concerti all’attivo. Il gruppo ha vinto l’Orpheus Awards nel 2015 con il disco “Borderline” nella sezione jazz. Inoltre a Max De Aloe è stato assegnato il Jazz It Awards indetto dalla rivistaspecializzata Jazzit come migliore musicista italiano negli ultimi cinque anni nella categoria riservata agli strumenti vari.
Personaggio istrionico e carismatico, De Aloe ha saputo ritagliarsi un ruolo a sé stante all’interno del panorama nazionale grazie a progetti musicali sempre coinvolgenti, in una felice commistione di arti e generi. Si è esibito in rassegne e festival prestigiosi in tutto il mondo, dalla Cina all’Australia, da Hong Kong al Sudafrica, dallo Zimbabwe al Mozambico, dal Madagascar al Brasile passando per il Cile, e in tutta Europa.