Le Fiamme gialle interrompono un vasto raggiro che poggiava su fatture false e sfruttamento della manodopera.
Verona – i finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del tribunale su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di quattro persone.
Contestualmente è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 3 milioni di euro. La vicenda trae origine da un’accurata attività investigativa e da una successiva verifica fiscale eseguita dal Nucleo di polizia economico-finanziaria scaligero nei confronti di un Consorzio attivo nei settori delle pulizie, del facchinaggio, della logistica e del packaging, a cui facevano capo diverse cooperative.
Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di individuare un’associazione per delinquere responsabile dell’emissione e dell’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 62 milioni di euro tra il 2018 e il 2021.
Le Fiamme gialle, approfondendo i rapporti fra le numerose cooperative e il Consorzio, hanno dimostrato l’operatività di un’organizzazione criminale dedita alla gestione e allo sfruttamento di manodopera formalmente assunta da cooperative c.d. “spurie” (false cooperative utilizzate come “scatole vuote” finalizzate all’evasione fiscale e contributiva) di fatto gestite dagli arrestati, che tenevano le redini dell’intera struttura societaria.