Un algerino e un siriano erano evasi praticando un foro nel muro perimetrale del penitenziario napoletano. La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta.
Napoli – Nuovo caso di evasione dal carcere di Poggioreale, a Napoli. Nella notte due detenuti, l’algerino Mahrez Souki, 32 anni, e il siriano Kazem Mohmed Elokla, 23 anni, entrambi reclusi per rapina e inseriti nel circuito di media sicurezza, sono riusciti a fuggire praticando un foro nel muro perimetrale e calandosi lungo la cinta con una corda rudimentale. Entrambi sono stati catturati e riportati in carcere
Il primo ritrovato dalla polizia penitenziaria è il siriano 23enne, che è stato poi interrogato in Procura a Napoli, dove è stata aperta un’inchiesta sull’evasione. Poche ore dopo è stato rintracciato e bloccato dalla polizia penitenziaria anche l’algerino, che si trovavano, come l’altro, a Mondragone, nel Casertano.
Uno dei due, il siriano 23enne, è stato catturato quasi subito a Mondragone, nel Casertano, e interrogato in Procura a Napoli, dove è stata aperta un’inchiesta sull’evasione. L’altro, l’algerino 32enne, è stato rintracciato poche ore dopo dalla polizia penitenziaria e dalle forze dell’ordine, attivate fin dalle prime ore del mattino. Anche lui era a Mondragone. Sul posto si è recata anche Lucia Castellano, provveditore delle carceri campane, per seguire da vicino le operazioni.
L’episodio riaccende i riflettori sulle criticità del penitenziario napoletano, da tempo segnalate dai sindacati di categoria. “È da tempo che denunciamo la grave carenza di organico nel carcere di Poggioreale, uno dei più sovraffollati d’Europa – sottolineano Giuseppe Moretti, presidente dell’Uspp, e Ciro Auricchio, segretario regionale –. Dopo l’ultima mobilità, qualche nuovo agente arriverà soltanto a fine settembre, ma non sarà sufficiente a colmare il deficit di oltre 150 unità”.
I sindacalisti evidenziano inoltre la crescente presenza di detenuti stranieri, chiedendo la stipula di accordi con i Paesi di provenienza affinché possano scontare la pena all’estero.