Europee: Schlein si candida al Centro e Isole, ma è polemica sul nome nel simbolo

Maretta tra i dem. Cecilia Strada capolista nella circoscrizione Nord ovest, Stefano Bonaccini al Nord est, Lucia Annunziata al Sud.

Roma – Sono disponibile a dare una mano con spirito di servizio, mi candido a dare una spinta a questa meravigliosa squadra e a un progetto di cambiamento del Pd e del Paese”. La segretaria del Pd Elly Schlein tenta di smorzare le polemiche scoppiate al Nazareno sull’inserimento del suo nome nel simbolo. Intanto la decisione è stata aggiornata, ma Schlein nella relazione alla direzione del partito a Roma intanto sciolgie un nodo: sarà capolista al Centro e nelle Isole. Cecilia Strada nella circoscrizione Nord ovest, Stefano Bonaccini al Nord est e Lucia Annunziata al Sud.

La segretaria dovrà verificare le condizioni per la questione nome-simbolo. Sulle liste non ci sarebbero stati interventi particolarmente polemici: “Ci sono mal di pancia, ma fisiologici”, spiega un componente della direzione. Per adesso, – è stato riferito – il dibattito verte soprattutto sull’ipotesi di mettere il nome Schlein nel simbolo, con alcuni interventi critici. La segretaria dem smorza le polemiche in casa sua replicando che quella del Pd è “una squadra plurale e competente, sperando di eleggerla tutta per lavorare in Europa, mentre io sarò qua nel confronto quotidiano da segretaria, nel Parlamento, con Giorgia Meloni per le sue scelte scellerate per l’Italia”.

Stefano Bonaccini e Elly Schlein

Il dibattito sul nome di Schlein con il simbolo ha creato una spaccatura tra i dem. In favore si è espresso il capogruppo Pd in Senato Francesco Boccia: “l problema del nome della segretaria nel simbolo per un chiaro progetto elettorale per le europee mina la pluralità? Di cosa parliamo? Io penso che il nome della segretaria nel simbolo serva, per queste elezioni, a confrontarsi con Giorgia Meloni e a garantire quel valore aggiunto, nella competizione europea, che tutti le riconoscono”. Uno dei bastian contrari, è invece Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

“Il nome di Elly Schlein è molto popolare e richiama consensi: è positivo che lei abbia deciso di spendersi
direttamente. Ma inserire il nome nel simbolo, come proposto dal presidente Bonaccini – ha detto Boldrini – è una scelta da valutare con prudenza. Come ha sempre ricordato la segretaria stessa, il Pd, a differenza di
altri, non è un partito personale: è una grande comunità“. Nelle prossime ore si scioglierà anche questo ulteriore nodo.

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