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Europee: in Austria avanza l’estrema destra, in Lettonia è testa a testa tra Ppe e Ecr

Cresce l’affluenza alle urne sia in Germania che in Francia. Identità e Democrazia non commenterà con altri gruppi le proiezioni a Eurocamera.

Roma – In Lettonia è testa a testa tra Ppe e Ecr, in Austria avanza l’estrema destra Fpo con il 27%, in Germania l’affluenza alle 14 si è attestata al 32,3%, in crescita di 3 punti circa rispetto ai dati del 2019. Sale anche la percentuale in Francia. E in Ungheria il partito Fidesz del primo ministro Orban è il più grande inserzionista di Google nell’Ue. Iniziano a delinearsi alcuni scenari di queste europee. Il dato più significativo secondo gli exit poll pubblicati dai principali media austriaci, il partito di estrema destra Fpo risulta vincitore delle elezioni europee in Austria. All’Fpo viene accreditato il 27% dei voti, diventando per la prima volta la forza politica più importante del Paese alpino.

Situazione diversa in Lettonia, dove dei nove seggi assegnati al Parlamento Europeo tre dovrebbero essere occupati dal Partito Popolare europeo (Ppe), altri tre dal gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ecr), uno dai Socialisti&Democratici (S&D), uno da Renew Europe e uno, per la prima volta, dai Verdi. Lo dicono i risultati parziali non ufficiali pubblicati dall’agenzia di stampa lettone Leta. Rispetto alle elezioni del 2019, dunque, Ppe e Ecr avrebbero acquisito un seggio a testa, mentre S&D ne avrebbe perso uno. Stando ai dati ripresi anche da Europe Elects, il gruppo dei progressisti (The Progressives) entrerà per la prima volta al Parlamento europeo ottenendo un seggio, affiliato al gruppo dei Verdi al Parlamento europeo.

Commentando il risultato non ancora ufficiale via X, lo Spitzenkandidat dei Greens, Bas Eickhout, ha sottolineato che questo “significherebbe che i progressisti lettoni entrano nel Parlamento europeo, ottime notizie per i Verdi europei”. Un nuovo seggio al Parlamento europeo anche per il partito Lettonia First, che dovrebbe comparire tra le file di Ecr. Sul fronte Germania e Francia cresce l’affluenza alle urne: Da Berlino la funzionaria federale Ruth Brand fa notare che “ci sono segnali di un maggiore interesse per le elezioni europee in Germania rispetto a cinque anni fa”. Tuttavia, secondo Brand, “i dati del 2019 e quelli attuali non sono esattamente paragonabili in termini di metodologia”.

Cresce anche l’affluenza alle urne in Francia: alle 17 la percentuale era al 45,26%, in crescita di circa 2 punti rispetto al 43,29% del 2019 (sempre alle 17). Nel 2014 l’affluenza era del 35,07%. Lo rende noto il ministero
dell’Interno francese in un comunicato. In Ungheria il partito Fidesz del primo ministro Viktor Orban è il più grande inserzionista di Google nell’Ue e ha promosso narrazioni di disinformazione anti-occidentali nel
periodo precedente alle elezioni europee. Lo ha riferito il media ucraino European Pravda, citando un rapporto del centro analitico indipendente Political Capital, secondo cui, Fidesz e i suoi politici hanno speso 2 milioni di euro tra il 31 dicembre 2023 e il 1° giugno 2024. Al contrario, tutti i 14 partiti di opposizione ungheresi hanno speso complessivamente 764.558 euro.

Intanto è stato reso noto che il gruppo Identità e Democrazia non sarà sul palco dell’emiciclo dell’Eurocamera per commentare le prime proiezioni sulle Europee. Nella lista comunicata dal portavoce del Parlamento Ue Jaume Dauch alla platea dei giornalisti sono stati citati infatti i rappresentanti di tutti i gruppi del Parlamento europeo ad eccezione del gruppo nel quale siedono i lepenisti e la Lega. “Ricordo che il Parlamento ha invitato tutti i gruppi a parlare”, ha spiegato Dauch. I rappresentanti dei gruppi parleranno a partire dalle 21.30. Subito dopo nell’emiciclo dell’Eurocamera arriveranno gli Spitzenkandidat.

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