Etna, sull’incolumità dei turisti vigila il soccorso alpino della Guardia di finanza

Gli specialisti delle Fiamme gialle soltanto nelle ultime settimane hanno soccorso dieci persone in difficoltà o vittime di distorsioni o fratture.

Catania – Con l’inizio della stagione estiva si registra una notevole affluenza di turisti provenienti da tutto il mondo, attratti da un’area paesaggistica e morfologica particolarmente suggestiva come quella interessata dal vulcano dell’Etna che comporta – per gli specialisti del SAGF, il servizio di soccorso alpino della Guardia di finanza – un incremento delle attività di soccorso in montagna e in ambienti impervi.

Già nelle scorse settimane sono stati effettuati 10 interventi in varie parti sull’Etna e in altre parti della Sicilia, soccorrendo complessivamente 10 persone e recuperando, purtroppo, 2 salme. Come noto, le Stazioni S.A.G.F. rappresentano un punto di riferimento per l’autorità giudiziaria e per le autorità prefettizie, in particolare nei casi di scomparsa o di decesso di persone in località montane.

I siti principalmente interessati dai soccorsi riguardano i crateri Barbagallo, la Grotta del Gelo, Bocca Nuova, i Crateri Escriva, i Crateri Silvestri Superiori e Piano Vetore, mentre nel siracusano gli aiuti sono spesso richiesti nel sito di Cavagrande.

Gli incidenti riscontrati più di frequente sono di natura traumatica come distorsioni e fratture che non permettono la deambulazione. In molti casi, soprattutto nel periodo estivo, hanno una forte incidenza senz’altro le alte temperature che superando i 35° affaticano gli escursionisti nelle risalite, mentre i decessi osservati sono riconducibili a malori improvvisi.

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