A Perugia Raffaele Cantone dovrà valutare se il suo collega di Roma abbia violato la legge diffondendo un documento riservato dell’Aisi.
Roma – Il procuratore di Perugia Raffaele Cantone sarà chiamato a valutare se il suo collega di Roma, Francesco Lo Voi, ha violato la legge diffondendo un documento riservato dell’Aisi. Sul tavolo di Cantone è arrivato infatti un esposto presentato dal Dis, il Dipartimento che coordina le agenzie di intelligence. Secondo quanto apprende l’Ansa da fonti informate, il governo avrebbe segnalato l’ipotesi di violazione dell’articolo 42 comma 8 della legge 124 del 2007: la procura di Roma, si sostiene, in qualità di destinataria delle informative riservate avrebbe dovuto adottare le necessarie cautele per evitarne l’indebita diffusione.
Il riferimento è all’informativa dell’Aisi sul caso di Gaetano Caputi, capo di Gabinetto della premier Giorgia Meloni. In altre parole, il Dis segnala l’ipotesi di violazione della legge sui servizi da parte della Procura di Roma guidata da Lo Voi: non avrebbe adottato le cautele necessarie per evitare l’indebita diffusione di informative riservate, come appunto quella dell’Aisi sul caso di Caputi. Un fatto che acuisce lo scontro già in atto tra governo e toghe, mentre il consigliere indipendente del Csm, Andrea Mirenda, ha chiesto l’apertura di una pratica a tutela di Lo Voi, che sarebbe stato “irriso” dalla premier Giorgia Meloni.
Ancora il procuratore di Roma nel mirino, dunque, dopo l’iscrizione nel registro degli indagati della presidente del Consiglio, del sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica e quindi responsabile dell’intelligence, e dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, per la vicenda Almasri. Un atto formale, “dovuto” o “voluto”, a seconda degli opposti punti di vista. Il caso è quello di Gaetano Caputi, capo di Gabinetto di Meloni, che lo scorso anno presenta una denuncia alla procura della Capitale in seguito ad alcuni articoli sui suoi affari pubblicati sul quotidiano Il Domani. Si apre a quel punto un procedimento per rivelazione di segreto e gli inquirenti, nei loro accertamenti, si imbattono in tre accessi sul conto di Caputi operati nel 2023 da agenti dell’Aisi sulla banca dati dell’Agenzia delle entrate
Lo Voi nel giugno scorso scrive all’allora direttore del Dis, Elisabetta Belloni, per chiedere i nomi degli agenti e la ragione degli accessi. La risposta arriva un mese dopo sotto forma di un documento di dieci pagine firmato dal direttore dell’Aisi, Bruno Valensise e classificato con la qualifica “riservato”, che dettaglia l’operato degli 007 nei tre accertamenti disposti sul funzionario. Ma quel documento viene accluso dalla procura nell‘incartamento consegnato ai legali dei giornalisti del Domani indagati. L’informativa riservata viene così pubblicata sul quotidiano. Violando, secondo il Dis, l’articolo 42 comma 8 della legge 124 del 2007. Il documento integrale è stato pubblicato sul quotidiano, che quindi aveva la copia. Ora il Dis si è rivolto alla procura di Perugia, competente per le indagini sui magistrati della Capitale, affinché accerti se sia stata violata la legge.