Il velivolo ha perso quota mentre trasportava lavoratori verso un’area franata. Alla guida c’era il veterano dell’elisoccorso Maurizio Folini.
Sondrio – Una tragedia si è consumata questa mattina alle 8.35 in Valmalenco, quando un elicottero è precipitato nella località Le Prese, frazione di Lanzada in provincia di Sondrio. Il bilancio dell’incidente è di un morto e tre feriti, tutti estratti dai rottami del velivolo dai soccorritori del 118 intervenuti tempestivamente sul luogo dell’impatto.
La vittima è Tommaso Diaz Ledesma, operaio di 29 anni residente a Valmadrera, in provincia di Lecco. Il giovane lavoratore era stato inizialmente trasportato d’urgenza presso l’ospedale cittadino di Sondrio, ma è deceduto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso nonostante i tentativi dei medici di salvarlo. Gli altri tre occupanti del velivolo hanno riportato lesioni di entità minore: tra questi figura Maurizio Folini, sessantenne pilota originario di Chiuro, che avrebbe subito solo un trauma a una mano. Gli altri due feriti sono un ventisettenne e un uomo di 54 anni.
Il velivolo aveva appena lasciato il suolo con l’obiettivo di trasferire tre operai nella zona della frana per consentire loro di effettuare verifiche tecniche dal basso. Il gruppo doveva occuparsi dei lavori necessari alla riapertura della strada, interdetta al traffico dall’11 novembre scorso dopo che un’enorme roccia si era staccata dal versante montano rotolando fino al campo sportivo di Tornadri, fortunatamente deserto a quell’ora mattutina.
Le cause dell’incidente restano ancora da determinare. Secondo alcune ricostruzioni il velivolo avrebbe impattato contro una parete rocciosa o, secondo un’ipotesi alternativa, contro un elemento metallico sporgente, iniziando successivamente a ruotare su se stesso prima di schiantarsi al suolo. L’esperienza del comandante potrebbe tuttavia aver contribuito a contenere le conseguenze: la caduta sarebbe avvenuta in modo controllato, rallentando l’impatto finale e probabilmente salvando la vita degli altri occupanti.
Maurizio Folini è una figura di spicco nel mondo dell’elisoccorso internazionale. Ogni anno trascorre diversi mesi in Nepal dove coordina operazioni di salvataggio per alpinisti e turisti in difficoltà sulle vette himalayane. Il suo nome è iscritto nel Guinness dei primati mondiali per aver effettuato il recupero in quota più elevato mai realizzato, a 7.800 metri di altitudine. Proprio lo scorso novembre era intervenuto dopo una serie di slavine che avevano causato la morte di sette alpinisti italiani.
La Procura della Repubblica di Sondrio, guidata dal procuratore Pietro Basilone, ha immediatamente avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto, avvalendosi della collaborazione dei carabinieri. Il Soccorso alpino della Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro l’intera area del sinistro per consentire le verifiche tecniche sul relitto e acquisire tutti gli elementi necessari a chiarire le responsabilità e le cause del tragico evento.