L’incidente è avvenuto sul fiume Potomac. A bordo 64 persone più tre sull’elicottero. Si indaga sulle cause dell’incidente. Sull’aereo c’erano diversi atleti di pattinaggio artistico.
Washington D.C. – Drammatico incidente aereo a Washington D.C. mercoledì sera: un aereo di linea regionale si è scontrato con un elicottero militare Blackhawk sopra il fiume Potomac, a pochi chilometri dalla Casa Bianca e dal Pentagono. L’impatto è avvenuto intorno alle 21, mentre il volo American Eagle 5342, operato da PSA Airlines per conto di American Airlines, era in fase di atterraggio all’aeroporto Ronald Reagan.
Erano 64 le persone a bordo del jet (60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio), tre invece i soldati a bordo dell’elicottero. Secondo fonti statunitensi, sono già stati recuperati 30 corpi. Le operazioni di ricerca e soccorso sono particolarmente complesse a causa delle acque gelide del Potomac, con temperature intorno a 1°C. Sull’aereo caduto c’erano diversi atleti americani di pattinaggio artistico. Il presidente Donald Trump commenta: “Una notte nera, ore di angoscia per la nostra nazione”, e conferma: “Nessun sopravvissuto”. Poi attacca Obama e Biden sulla sicurezza dei voli: sotto accusa le politiche per la diversità (i programmi Dei) perseguite dai suoi predecessori, che a suo dire avrebbero portato all’assunzione di persone non qualificate, con disabilità fisiche o psichiche, come controllori di volo. Quindi la tragedia.
L’incidente ricorda il disastro del volo Air Florida del 1982, che si schiantò nel Potomac causando 78 vittime. Il capo dei vigili del fuoco di Washington, John A. Donnelly Sr., ha dichiarato che le condizioni di recupero sono estremamente pericolose e che le operazioni potrebbero durare giorni. Circa 300 soccorritori, tra sommozzatori, elicotteri e imbarcazioni, sono impegnati nelle ricerche.
L’American Eagle 5342 era partito da Wichita, Kansas, ed era diretto a Washington. Pochi istanti prima dello schianto, i controllori di volo avevano chiesto ai piloti del jet commerciale di utilizzare una pista alternativa, la pista 33, più corta.
Secondo i dati del transponder, il velivolo si trovava a 400 piedi di altitudine (120 metri) e viaggiava a 140 miglia orarie (225 km/h) quando ha improvvisamente perso quota. Nel frattempo, la torre di controllo aveva contattato l’elicottero militare chiedendogli se avesse in vista l’aereo. Tuttavia, meno di 30 secondi prima dello schianto, i due velivoli si sono scontrati. Le cause dell’incidente sono ancora da determinare, ma si ipotizzano errore umano o guasto tecnico. L’FBI ha escluso la pista terroristica.
Il presidente Donald Trump, informato sull’accaduto, ha espresso cordoglio per le vittime e ha definito l’incidente “evitabile”, criticando le comunicazioni della torre di controllo.
L’NTSB (National Transportation Safety Board) e le autorità militari hanno avviato le indagini per chiarire le dinamiche della tragedia. American Airlines ha confermato la propria collaborazione con gli inquirenti. Nel frattempo, l’aeroporto Reagan è stato chiuso fino alle 11 locali di giovedì (17 ora italiana), mentre il vicino aeroporto Dulles International non ha subito ripercussioni.
Le autorità locali, tra cui la sindaca di Washington Muriel Bowser e il segretario ai trasporti Sean Duffy, hanno garantito pieno supporto alle operazioni di soccorso.
A bordo dell’aereo caduto c’erano anche diversi atleti di pattinaggio artistico della Us Figure Skating, la federazione americana di pattinaggio artistico: almeno 14 atleti, oltre a coach e genitori. E c’erano anche i russi Evgenia Shishkova e Vadim Naumov, campioni del mondo in pattinaggio artistico nel 1994. I due, moglie e marito, lavoravano come allenatori negli Stati Uniti. Si è salvato, invece, e miracolosamente Jon Maravilla, medaglia di bronzo ai campionati juniores degli Stati Uniti nella categoria coppie: durante il check-in, gli è stato comunicato che il suo cane non poteva viaggiare con lui perché troppo grande, e quindi ha deciso di partire in auto.