Il Senato approva il disegno di legge che ora passa alla Camera. Castellone cita la tragedia di Genova: “Questo è un atto di giustizia”.
Roma – L’aula del Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge ‘Benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo
Nazionale’. Il provvedimento – che ha ottenuto 114 voti favorevoli, nessun contrario, 1 astenuto – ora passa alla Camera. “Nonostante non ci sia alcun risarcimento che possa ripagare le 43 vittime” del Ponte Morandi, “questo è un atto di giustizia, come hanno ricordato tanti colleghi, perché non succeda mai più quello che è successo quel 14 agosto”, ha detto la vicepresidente del Senato, Maria Domenica Castellone, al termine della votazione.
Il deputato e viceministro al Mit Edoardo Rixi ha espresso grande soddisfazione: “Si tratta di un provvedimento nato su iniziativa del Comitato ‘Ricordo vittime del ponte Morandi’ e prevede una serie di interventi in favore delle vittime, dei loro familiari e delle persone danneggiate da eventi simili. La norma si basa sul principio della solidarietà sociale: l’intervento dello Stato in termini di sostegno alle vittime deve costituire una misura di civiltà sociale e giuridica necessaria”. Tra le misure introdotte con il provvedimento ci sono elargizioni economiche, borse di studio per i figli e gli orfani delle vittime: “Una norma importante. Stiamo dicendo che lo Stato c’è – aggiunge la senatrice ligure della Lega Stefania Pucciarelli -. Auspichiamo che il provvedimento sia approvato presto in via definitiva”.
“Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le immagini del Ponte Morandi e della montagna di macerie che ha spezzato 43 vite innocenti. Lo Stato ha reagito rapidamente e con decisione a quella disgrazia, ma da quel disastro bisogna trarre insegnamento. In Italia – ha detto la senatrice di Forza Italia Daniela Ternullo intervenendo in Aula – sono numerose le infrastrutture costruite prima del 1974, anno da cui è diventato obbligatorio il rispetto delle norme antisismiche per costruire. Il Ministero delle infrastrutture ha messo in campo delle Linee guida per la classificazione e la gestione del rischio per valutare la sicurezza dei ponti esistenti. Oggi con questo testo si affronta in modo puntuale la questione dei risarcimenti in favore delle vittime, o dei familiari delle vittime che perdono la vita, di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale”.
Il Fondo che viene costituito, aggiunge la senatrice azzurra, “rappresenta una vera e propria forma di assicurazione, dotata di risorse appostate nel bilancio dello Stato. Il messaggio è che lo Stato c’è e si assume le sue responsabilità nei confronti delle vittime”. Con una dotazione di 7,6 milioni di euro per il 2025 e 1,6 milioni a decorrere dal 2026, il ddl mira non solo a elargire risorse ai familiari delle vittime e a chi, a seguito di crolli di infrastrutture di rilievo nazionale, abbia riportato un’invalidità superiore al 50%, ma anche borse di studio per figli e orfani per ogni anno scolastico e accademico, dalla primaria all’università. Come avviene nel caso dei familiari delle vittime del terrorismo, è prevista per i beneficiari la possibilità di accedere alle assunzioni dirette da parte dello Stato.
Ai familiari stranieri residenti in Italia al momento del decesso del parente, inoltre, potrà essere concessa la cittadinanza italiana (se residenti da almeno 5 anni al momento della concessione). Autentico promotore dell’iniziativa legislativa, il Comitato ‘Ricordo vittime del ponte Morandi’, che riunisce i familiari della maggior parte delle 43 persone che persero la vita nel crollo e che hanno lavorato per un disegno di legge che nascesse anche dalla loro esperienza.