Disarticolato un gruppo di cinesi dediti allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione di alcune connazionali. Coinvolti anche un italiano e un albanese. Sequestrata una casa di prostituzione nella zona della stazione di Asti.
Asti – Nella giornata di ieri la Squadra mobile del capoluogo piemontese – 2ª Sezione reati contro la persona, in pregiudizio di minori, prostituzione e reati sessuali, a seguito di un’attività d’indagine iniziata nel 2022 e coordinata dalla procura della Repubblica di Asti, ha eseguito alcune misure cautelari ed un sequestro di un immobile nei confronti di alcuni soggetti gravemente indiziati di sfruttare e favorire la prostituzione di donne cinesi. L’indagine, particolarmente approfondita e supportata da attività tecnica e servizi di osservazione, ha permesso di raccogliere gravi indizi di reità a carico di 10 soggetti, a vario titolo coinvolti nel favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in una casa di prostituzione in Asti, sita in via Comentina e in alcuni altri alloggi siti in Torino.
I personaggi di maggior spicco nella gestione delle case di prostituzione sono due donne cinesi Huang Jianhong classe 74’, Luo Meijuan classe 72’, supportate in ogni aspetto da un cittadino italiano residente a Torino, Ardissone Furio classe 55’ e infine Sulaj Artan, classe 69’, cittadino albanese residente in questo capoluogo con il ruolo di proprietario e locatore dell’appartamento di Asti che, ben conscio dello sfruttamento, lucrava sui relativi canoni. Nella gestione dell’alloggio di Asti si è potuto appurare che la Huang e la Luo avessero creato tutta la struttura di supporto all’attività da loro gestita in modo imprenditoriale, ovvero la pubblicità sul Web, utenze dedicate a fungere da centralino, il reclutamento delle nuove prostitute e sistemi di rendicontazione dei guadagni.
Nel periodo di monitoraggio di circa 2 mesi sono stati accertati ben 825 clienti, lo sfruttamento di 4 diverse prostitute, il tutto per un volume di affari di almeno circa 42 mila euro. Nel corso delle operazioni di esecuzione, la Huang è stata tratta in arresto e condotta in carcere, Ardissone ristretto agli arresti domiciliari mentre la Luo e il Sulaj sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiano alla P.G., quest’ultimo inoltre è stato denunciato all’A.G. per il possesso di un fucile privo di matricola. Inoltre, durante la perquisizione nella casa di prostituzione astigiana, è stata sottoposta a fermo d’indiziato di delitto un’altra donna cinese, Hong Dan classe 81’, gravemente indiziata di aver gestito, nell’ultimo periodo, la casa di prostituzione astigiana, sfruttando almeno 2 prostitute cinesi e gestendo un’intensa movimentazione di clienti. L’appartamento è stato infine sottoposto a sequestro preventivo. Anche le perquisizioni a carico degli altri indagati hanno dato esito positivo, permettendo di sequestrare circa 18.000 euro, mentre sul restante materiale in sequestro sono ancora in atto approfondimenti.
L’attività repressiva della Polizia di Stato in disamina si inserisce in più ampio quadro di attività di Polizia svolte dalla questura di Asti per la prevenzione e il contrasto alla criminalità operante nella zona della Stazione, di cui si ricordano, solamente nell’ultimo periodo, 2 recenti operazioni antidroga condotte dalla Squadra Mobile e diversi servizi di controllo del territorio dell’UPGSP. Giova evidenziare che la fase in cui si sta operando è quella delle indagini e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo nel caso dell’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.