Cannabis sequestrata dai carabinieri

Droga: scoperte due maxi piantagioni di marijuana alle porte della Capitale

Nessuna tregua delle Forze dell’Ordine nella lotta contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. Rinvenute e sequestrate 1.022 piante di marjiuana in coltivazione e 1.100 in fase di essiccazione e stoccaggio. Rinveuta anche droga già pronta e attrezzature per il peso ed il confezionamento. 5 arresti.

Pomezia – I carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato 11 persone in flagranza di reato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Più in particolare, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati, i carabinieri, mentre perlustravano l’area industriale di Pomezia, hanno notato un via vai sospetto di stranieri nei pressi di due capannoni, decidendo di accedervi per più approfondite verifiche.

I militari dell’Arma, accedendo a quelle strutture, hanno trovato due piantagioni per la coltivazione di cannabis, allestite con complessi e costosi sistemi di irrigazione, illuminazione ed aerazione. Presso il primo capannone i carabinieri hanno sequestrato una coltivazione con all’interno 1.022 piante di varia altezza compresa tra i 50 ed i 190 cm e 1.100 piante già tagliate ed in fase di essiccazione.

Nel secondo capannone, invece, una coltivazione di 1.550 piante in crescita di varia altezza compresa tra i 10 ed i 100 cm e 150 piante già tagliate ed in fase di essiccazione, insieme a 15 sacchi di sostanza vegetale pronta per lo sfogliamento e 3 contenitori di infiorescenze.

Inoltre, nel corso di una successiva perquisizione domiciliare eseguita a carico di uno dei fermati, sono stati rinvenuti anche 8,8 kg di marijuana e 35 gr. di hashish, un bilancino, materiale per il confezionamento e 770 euro in contanti, provento di attività delittuose.

Gli arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, sono stati tradotti presso le case circondariali di Velletri, Latina, Frosinone, Civitavecchia e Rebibbia femminile, in attesa dell’udienza di convalida.

Si precisa che tutti gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa